Come Aumentare le Visite al Tuo Sito o Blog: 50+ Esperti Rivelano le loro 3 Strategie più Efficaci
Sei stanco di creare contenuti che non vengono letti da nessuno? Tutti i consigli che trovi là fuori per aumentare le visite al tuo sito o blog sono solo una perdita di tempo?
In questo articolo scoprirai le 3 tecniche e strategie più efficaci per aumentare le visite al tuo sito web o blog!
Sia che tu abbia un blog personale/aziendale, voglia lanciare un nuovo progetto online o gestisca qualunque tipo di sito web, se stai cercando un modo per aumentarne il traffico qualificato, è molto probabile che sia sopraffatto dall’eccesso di informazioni-fuffa disponibili là fuori.
Siccome il web è colmo di consigli discordanti, ho voluto realizzare questo articolo con l’intento di offrire una risposta efficace ad una delle domande più comuni di chi ancora non è riuscito a portare i propri progetti al livello successivo:
“Come posso promuovere il mio sito e mostrarlo al giusto numero di persone?”
Per rispondere a questa domanda, ho chiesto ad oltre 50 esperti tra blogger, web marketer, copywriter, social media manager e a tutti coloro che hanno avuto successo grazie il web, di rivelare le loro 3 tecniche e strategie più efficaci per aumentare il traffico verso un blog o sito web:
“Quali sono i 3 migliori strumenti/tattiche per aumentare traffico e visibilità sul web?”
Una delle lezioni più importanti che ho appreso dopo anni di lavoro sul web è che per ottenere risultati occorre studiare le strategie di chi ha già avuto successo, per poi replicarle con un’angolazione differente…
Goditi l’articolo e scopri le 3 migliori strategie e tattiche di ogni esperto ed i loro consigli su come applicarli ai tuoi progetti! Puoi decidere di saltare al tuo esperto preferito cliccando direttamente nei link che trovi di seguito oppure prepararti un tè, metterti comodo ed iniziare a leggere le risposte una ad una!
Come, anche un BONUS ESCLUSIVO?
Di seguito al parere di tutti gli esperti… Ma sai che ti dico? Come BONUS AGGIUNTIVO, ti regalo anche una semplice tecnica che mi ha permesso di far Esplodere Letteralmente il Traffico al mio sito con una semplice tecnica…
Indice esperti
Alberto Cabas Vidani, Alberto Mattei, Alessio Beltrami, Alessio Pomaro, Andrea di Rocco, Andrea Giuliodori, Anna Covone
Barbara Damiano
Cecilia Sardeo, Cinzia di Martino, Claudio Gagliardini
Dario Vignali, Daniele Imperi, Davide Licordari, Davide Petucco, Davide Pozzi
Emanuele Properzi, Eufemia Scannapieco
Federica Gallo, Francesca Borghi, Francesca Di Pietro, Francesco Ambrosino, Francesco Panìco, Francesco Russo
Gianni Carfagno, Giuliano Ambrosio, Giulia Raciti
Laura Lonighi, Luca De Berardinis, Ludovica De Luca
Marco Favero, Marco Scabia, Maria Pia De Marzo, Marko Morciano, Martina De Nardi, Michael Vittori, Michelangelo Giannino, Mirko D’Isidoro, Mirko Saini
Nicola Carmignani
Riccardo Esposito, Riccardo Scandellari, Robin Good, Rocco Rossitto, Rudy Bandiera
Salvatore Russo, Samuele Onelia, Saverio Bruno, Simonetta Zamperlini
Valentina Rossetti, Valerio Novelli, Veronica Gentili
Aumentare le visite al tuo sito in 3 Strategie, tecniche, strumenti
Le risposte sono disposte in base all’ordine con cui sono state ricevute.
All’interno della lista ho separato gli esperti che io definisco “cross-topic”, ovvero coloro che hanno ottenuto ottimi risultati grazie al web in nicchie differenti dal blogging, copywriting, web marketing e social media.
Rudy Bandiera
Vado per ordine Giacomo
Voglio fare un misto per dolci, parlando di due strumenti e una tecnica. La tecnica è il condividere.Ecco, uno potrebbe dire, che ci risiamo sui passaggi patetici et inutili del condividere ma invece no, sono cose del tutto fondamentali per potersi appassionare al Web e per fare si che il Web si appassioni a noi.
Cosa significa condividere? Significa prendere il nostro contenuto e divulgarlo sui social? NO!
Significa divulgare il contenuto degli ALTRI. E sai perché? Perché condividendo contenuto di valore, non tuo, passerai (o meglio sarai) colui capace di riconoscere la qualità, anche negli altri, e in grado (con sicurezza) di divulgarla.
La qualità degli altri, sui miei canali, aumenta anche la mia credibilità.
Feed reader
Che sia Digg, o Feedly o tutti gli altri non importa, per poter condividere hai bisogno di materiale da... da condividere. Leggere i feed RSS e quindi quello che scrivono gli altri, ti aiuta a mantenerti sveglio, informato e sul pezzo. Se non lo fa muori intellettualmente e non hai nulla da condividere se non le tue cose. Se non leggi cose di altri sei un malato di EGO.
HootSuite
Una volta che hai letto devi, appunto, condividere. Come? Con uno strumento che permetta di schedulare, specialmente su Twitter che non ha un algoritmo in grado di generare una timeline ordinata in base all'importanza.
Quindi leggi i tuoi post, o meglio leggi i post di altri e poi lanci le condivisioni con la certezza che il tuo account sta producendo ottimi contenuti in una umile e corretta salsa di modestia 😉
Poi, leggendo e condividendo e discutendo il contenuto da produrre verrà in mente anche a te, ma non è da quello che devi iniziare.
Skande - Riccardo Scandellari
Lo strumento principale è ovviamente il cervello, che andrà allenato ad avere una sensibilità alla "notiziabilità" dei post del blog. Serve pratica e misurazione continua dei risultati, in modo che si possa capire cosa al pubblico piace e che porti alla ridistribuzione e al coinvolgimento. Se vogliamo escludere tecniche a pagamento per la distribuzione su Social e Google, dovremo prevedere la costruzione di una nostra community, che ovviamente andrà curata e resa solida attraverso le conversazioni. Non credo sia una questione di mero traffico sul sito quando di accessi utili, in base all'argomento dovremo avere la lucidità di realizzare che non si vive di numeri ma di opportunità, queste ultime ci arrivano solo da utenti utili e non dal traffico.
Perché seguirlo: Riccardo Scandellari (Skande) si occupa di tecnologie e tecniche di comunicazione orientate al web dal 1998, gestisce un blog dedicato al web marketing con particolare attenzione ai social media. Autore del libro “Fai di te stesso un brand” sul Personal Branding, Riccardo è anche docente per master universitari e aziende e fondatore insieme a Rudy Bandiera dell’agenzia NetPropaganda S.r.l.
Davide Pozzi
Non so rispondere con un numero.
Personalmente cerco solo di scrivere qualcosa che possa essere utile per chi mi legge: lo faccio con costanza, da anni, e la cosa ha funzionato molto bene. Se proprio vogliamo parlare di "strumenti", l'unica cosa che faccio è pubblicare 2 post a settimana sul mio blog: tutto il resto (=condivisioni del contenuto sui social) avviene in automatico, tramite tool che "sparano" il post su Facebook, Twitter, Google+ e LinkedIn... io non faccio manualmente più nulla dopo aver schedulato
l'articolo.
Posso comunque dire che NON è la quantità dei contenuti ad essere in grado di migliorare la visibilità, ma la qualità: a Settembre 2012 sono passato da 5 a 2 post a settimana, cercando però di aggiungere più valore, di creare post "compelling" (come dicono gli anglofoni). E il traffico non è calato, anzi. In ogni caso, bisogna smetterla di focalizzarsi su utenti unici e pageview, ovvero sul traffico: cerchiamo piuttosto di pensare alle conversioni, che dovrebbero essere il nostro focus da quando ci alziamo al mattino a quando andiamo a dormire.
E magari, se ci avanza una briciola di tempo, pensiamo anche a regalare consigli, ad aiutare gli altri, a fare qualcosa che probabilmente non avrà un risultato immediato, ma certamente ci farà emergere sul lungo periodo.
Michael Vittori
Oggi gli strumenti e le possibili strategie per la promozione dei contenuti online sono potenzialmente infiniti. Ogni settore, progetto, ha la propria specificità, i rispettivi canali “preferenziali”, non esistono regole assolute. Tuttavia, cercherò di riassumere e condensare in pochi punti quelli che per me rappresentano i capisaldi della promozione online.
1. Analizza e Pianifica
Quando affronto un nuovo progetto, la prima cosa che faccio è analizzare “lo stato dell'arte” attuale. Da buon SEO, studio le Serp (risultati di ricerca) di Google per i campi semantici interessati, osservo come e dove si muovono i competitors (social, posizionamento sui motori di ricerca, campagne adv, ecc...), cerco di scoprire quali sono i canali giusti, le potenziali nicchie scoperte, il grado di consapevolezza degli utenti riguardo un servizio/prodotto, la loro richiesta e desideri.
Questo approccio iniziale è valido sia per i progetti dei clienti che per quelli personali, piccoli o vasti che siano. L'improvvisazione difficilmente paga.
2. Utilizza tutte le frecce al tuo arco
Un progetto web difficilmente può spiccare il volo se non viene supportato da più strumenti contemporaneamente. Banalmente, se non un sito web non è ben strutturato, non è mobile friendly, è privo di call to action e carica lentamente le pagine, vedrà vanificato ogni suo pur lodevole sforzo. A mio avviso, non possono mancare mai una buona dose di web usability, conversion rate optimization, SEO, social media marketing, mail marketing, copywriting e content strategy.
Sembrano bei paroloni messi in fila, ma la promozione di un sito, dei suoi contenuti, passa sempre da più canali, siano essi Google, newsletter, Facebook, Twitter & co., senza dimenticare, laddove possibile, l'advertising (personalmente ho riscontri apprezzabili da Google Shopping, Remarketing, Facebook Ads e Retargeting). Perché precludersi una di queste opportunità?
3. Crea Relazioni vere e soddisfa la domanda “latente”
Ascolta il tuo pubblico, instaura con esso un rapporto reale, coltivalo giorno dopo giorno e, se possibile, intercetta e “gioca d'anticipo” soddisfando i loro desideri ed esigenze. Con quali strumenti? Il blog (possibilmente supportato da un piano editoriale) e, naturalmente, i social media. Questa, secondo me, è la vera chiave del successo.
Michelangelo Giannino
Prima di scoprire quali sono gli strumenti e strategie per aumentare la visibilità di un contenuto ti consiglio di preoccuparti del contenuto stesso e come deve essere presentato. Partiamo dalla base: perchè aprire un blog? Qual è il mio target? Che tipo di comunicazione devo adottare? Quali strumenti devo usare per pubblicare/ottimizzare il mio contenuto? Come emergere dalla massa? Avere gli obiettivi ben in chiaro è di vitale importanza! Perchè aprire un blog? Come fonte di guadagno? Bhè, magari in futuro ma per ricevere bisogna prima dare e tanto. Sii utile agli altri, risolvi problemi.. con semplicità. Sii altruista, te stesso, creativo, condividi, confrontati, regala i tuoi segreti, sii disponibile, dimostra le tue competenze e passione.
Un contenuto deve essere ottimizzato prima per l'utente e poi lato SEO. La semplicità è fondamentale ma soprattutto deve essere di qualità, utile! Da non trascurare il sito: ottimizzato per il mobile, font chiaro e pulito, ottima usabilità, author bio/bottoni social/form commenti - newsletter, rafforzano il valore e l'identità dell'articolo e dell'intero blog.
Ricapitolando: obiettivi ben in chiaro, dimostrare competenze/essere altruista/creare una propria identità per emergere dalla massa, contenuti di qualità, sito ottimizzato. Fatto questo, passiamo finalmente a come veicolare il traffico verso blog. Già un buon contenuto e sito ben strutturato (veloce nel caricamento con elementi posizionati al posto giusto) fanno la loro parte oltre all'ottimizzazione seo (traffico da google).
Come aumentare il traffico?
1) Social media: installa prima di tutto i bottoni di social share sul blog (posizionati sul footer dei post + la barra fluttuante sul lato sinistro che segue l'utente). Localizza la tua nicchia e crea una tua community. Condividi i tuoi articoli (ma soprattutto quelli degli altri) e confrontati (ti aiuterà a crescere).
2) Newsletter (comincia con Mailchimp): è un ulteriore fonte di traffico utile anche per instaurare una connessione diretta con l'utente (per aumentare gli iscritti puoi regalare ebook e posizionare il form sotto l'articolo).
3) Uscire dal proprio blog: scrivi guestposts e mostra le tue qualità negli altri blog.
4) Sii presente anche offline: partecipa agli eventi, fatti conoscere, incontra dal vivo i tuoi lettori.
Infine non dimenticare altri fattori come: avere tanta pazienza, fare sacrifici, credere nel prorio progetto (blog), essere costanti, misurare/analizzare e non limitarsi a scrivere articoli (punta anche sui video, infografiche, podcast ecc).
Andrea di Rocco
Ogni volta che ho creato e lanciato un sito web - non lo nascondo - ho sempre sperato che da un momento all’altro facesse “il botto di visite” a seguito di qualche condivisione o di una campagna promozionale fatta bene. Ma la verità è che questo - nel mio caso - non è mai avvenuto in fretta ma a rallenty.Prendiamo per esempio un mio sito chiamato SOS-Wordpress.it.
Quando lo lanciai 2 anni e mezzo fa speravo nel botto veloce, ma non è avvenuto. Chiesi ad altri blogger la loro opinione ed esperienza e anche loro mi dissero di mettermi con l’anima in pace e che ci sarebbe voluto tempo. Avevano ragione.
Il “botto” sarebbe avvenuto, ma a “rallenty” e a distanza di due anni e mezzo il sito contava già 1 milione tondo di visite complessive. Chiaramente queste visite si sono manifestate in maniera graduale, sempre crescente andando da 10 al giorno fino a 3000, nel corso dei mesi.
Dunque quando la scorsa settimana ho lanciato un mio nuovo progetto chiamato Webipedia.it mi sono dedicato 5 minuti a sognare che sarebbe decollato in quattro e quattr’otto e poi sono tornato con i piedi per terra ed ho cominciato a scrivere un piano realistico per ottenere visite nel breve, medio e lungo termine.
Questo piano chiaramente non si distacca da quello che ho fatto per gli ultimi due anni e mezzo su SOS WordPress e che ti espongono qui di seguito:
1) Ricerca delle parole chiave
La keyword research o ricerca delle parole chiave ti da una mappatura degli argomenti più ricercati in rete. Come insegno nel corso SEO pubblicato su Webipedia, se parti da quello che le persone cercano e fai del tuo meglio per darglielo, i risultati vengono. Con i miei siti quello che cerco di fare dunque è di conoscere la “Domanda” in modo tale che poi concentro esclusivamente nel creare la mia “Offerta”. Sono solo 2 cose e se le faccio bene gli utenti - come ti ho detto prima - arrivano gradualmente sempre di più.
2) Calendario editoriale
Appena ho una lista di parole chiave analizzate, studiate e raggruppate passo alla seconda fase, ovvero creare un calendario editoriale. Questo è un documento che creo su Excel in cui inserisco i titoli dei post da pubblicare, la loro categoria, data di pubblicazione, descrizione meta e altre informazioni. Ognuno dei titoli che scrivo punta una parola chiave che mi interessa. Alle volte scrivo articoli che puntano keyword cercate 3000 volte al mese e alle volte invece punto keyword cercate 100 volte al mese. Questo perché ho scoperto che molti utenti che hanno problemi molto specifici sono spesso quelli che poi diventano iscritti alla newsletter, comprano i miei corsi ed in generale si affezionano di più al sito. Dedica la giusta attenzione quindi a coprire keyword molto ricercate ma anche poco ricercate ma molto specifiche.
3) Networking a go go
Networking a go go è la terza fase. Ovvero connettiti con tutti i blogger, webmaster, giornalisti, influencer, opinionisti, insomma chiunque possa avere un certo following all’interno del tuo spazio e che stimi e rispetti come professionista. Chiedi di darti un parere sul tuo progetto, scrivi un articolo per il loro blog e collabora insieme a loro per aiutare sempre più persone che cercano informazioni nel tuo spazio.
Mentre porto avanti queste attività - che non hanno fine ma sono parte della mia to do list settimanale - mi concentro anche ad imparare cose nuove. Seguo blog stranieri e consigli dai “massimi esperti” di questo e di quello (generalmente SEO, Marketing e Grafic Design). Mi impegno a rompere le scatole al mio socio Lorenzo, che mentre programma nuove funzionalità si sente chiedere come possiamo applicare l’Hyperbolic Discounting - o qualche altra diavoleria di web marketing - al nostro promo mix.
Insomma cerco di avere un piano fisso e di avere anche il tempo per portare nuove idee sul tavolo. Non si finisce mai di imparare ed ogni sito ha la sua storia e le sue sfide. La filosofia - a mio avviso - è sempre la stessa: valore porta utenti, tanto valore porta clienti!
Riccardo Esposito
La prima soluzione che metto in campo per aumentare la visibilità di un progetto sul web è la pubblicazione di contenuti in grado di interessare il mio pubblico attraverso una prospettiva differente. Ovvero, non pubblico il classico articolo riempitivo ma cerco di dare un punto di vista differente al contributo. Senza però cadere nel click baiting becero.
Insomma, cerco di creare interesse intorno al titolo.
Ed è qui la seconda strategia: il titolo.
In questa stringa si concentra gran parte delle attenzioni. Non puoi pubblicare un titolo che risponda solo all’informazione: non puoi e non devi solo rispondere a una domanda. Devi anche emozionare. Una delle principali soluzioni per attirare l’attenzione sui tuoi contenuti è questa: creare dei titoli che sappiano farsi notare nella sera e nella timeline è fondamentale.
Così come è fondamentale la terza strategia: relazioni.
Creare buone relazioni tra gli attori che circondano il tuo progetto (colleghi, blogger, influencer, lettori, clienti) vuol dire buttare le basi per creare un pubblico fedele. Credo che sia finita da un pezzo l’era del blogger saccente che si erge sulla sua colonna e pontifica a destra e a manca: oggi c’è bisogno di un rapporto sincero, reale. fatto di collaborazione e rispetto.
Alessio Beltrami
Senza traffico non c’è business online che possa funzionare. Per questo oggi la capacità di generare nuovi visitatori è un elemento chiave per ottenere successo sul web.
Considero però altrettanto importante la capacità di spremere fino all’ultima goccia i risultati migliori dal traffico prodotto. È a questo che mi sono dedicato negli ultimi anni lavorando per i miei clienti, alla creazione di contenuti pensati per ottenere il massimo dalla visita di ogni singolo utente. Su questo mi sento di dare 3 semplici consigli per fare in modo che il contenuto pubblicato riesca a:
- ottenere fiducia istantanea da parte del lettore (aumentare la permanenza media sulla pagina)
- fare in modo che ritorni spontaneamente (aumentare traffico ricorrente)
- fargli intraprendere un percorso per avvicinarlo alla proposta commerciale finale (aumentare le conversioni)
3 cose che puoi fare per spremere più risultati dai tuoi visitatori attuali
- scrivi in modo personale e mettici la faccia rendendo la tua comunicazione più umana e portando il dialogo a un livello uomo-uomo e non azienda-cliente. Quando il lettore identifica una persona in carne ed ossa in chi scrive, vede la sua faccia, conosce il suo nome e identifica i tratti della sua personalità abbassa le difese fidandosi.
- diventa utile e rilevante. I contenuti quando pensati per aiutare il lettore devono essere utili (risolvere un problema) e rilevanti (risolvere un problema molto importante come nessun altro è riuscito a fare). Questo innesca un meccanismo che
- spiega chiaramente cosa deve fare per ottenere di più. È un tuo dovere mostrare un percorso chiaro al lettore per fare in modo che si muova nella sua direzione - CTA. La meta finale di questo percorso deve essere ovviamente nel suo interesse, in questo caso indicargliela diventa un servizio che gradirà molto.
Non mi sono occupato di SEO, adv o digital PR - aspetti preziosi e importanti per ogni blog - ma di quello che andrebbe fatto con le visite che già ottieni, questo perché sfruttare al massimo le risorse già presenti significa usare in modo intelligente le potenzialità del web e ottenere il massimo dalla tua visibilità attuale.
Luca De Berardinis
A mio avviso, oggi, il modo più efficace per dare visibilità e portare traffico qualificato ad un sito web è quello di creare una strategia dei contenuti in grado di intercettare le ricerche di tipo long-tail. Le keyword long tail sono quelle parole poco cercate ma che individuano una nicchia di mercato molto precisa, fatta di persone con le idee chiare e pronte ad acquistare i prodotti/servizi proposti dalla tua azienda. Un sito web che “funziona” è quello che riesce a rispondere meglio di altri a tutte quelle domande/richieste che gli utenti fanno su Google. Più risposte forniamo ai nostri potenziali utenti e più possibilità abbiamo di farci trovare. In generale la metodologia dell’Inbound Marketing credo sia quella che meglio si adatta a questo approccio. Ovvero, smetti di inseguire i tuoi potenziali clienti / potenziali lettori / potenziali seguaci / potenziali elettori, fa che siano loro a trovare te.
Come? Cerco di sintetizzare al massimo con questi 3 passaggi:
- Conosci le persone a cui ti rivolgi (studia le buyer personas)
- Realizza un Blog per i tuoi contenuti
- Converti i lettori in clienti
Robin Good
1. Fai esattamente quello che ha fatto Giacomo Freddi per realizzare questo articolo.
Contatta via email il maggior numero di esperti nel tuo settore e scrivigli:
"Come va? Che domande, sicuramente alla grande.
Vengo al punto, SARO' MOLTO BREVE: Sono Giacomo Freddi (InternetBusinessCafe.it) e sto realizzando un post che raccoglie il parere di tutti i maggiori esperti di blogging, web marketing e social media,e mi piacerebbe includere anche il tuo. Ecco l'argomento: ..."
Assicurati di avere dall'inizio l'adesione di due o tre grossi nomi, e poi scrivi nell'email a tutti gli altri qualcosa del tipo:
"Ho invitato altri 70 esperti per contribuire al post ed alcuni di loro, come x, y e z ed altri hanno già confermato la partecipazione, ma inutile dire che il tuo punto di vista ne aumenterebbe incredibilmente la qualità..."
Tool consigliati: la tua newsletter
2. Crea delle collezioni curate di contenuti di valore.
E' molto meglio che crei una collezione curata di ottimi contenuti su un problema specifico, che non pubblichi un articoletto al giorno su un argomento diverso.
Punta a realizzare meno contenuti, ma di maggior qualità e approfondimento.
Per esempio:
- I migliori 100 servizi per fare...
- I 50 migliori blogger che si occupano di...
- Tutti i servizi che fanno ..... in Italia
- Le 5 migliori applicazioni per fare ....
e via dicendo.
Questo tipo di approccio al content marketing si chiama *content curation*, ed ha il doppio vantaggio di portarti non solo maggior visibilità e traffico, ma anche di contribuire a far apparire te o il tuo brand come un punto di riferimento esperto, competente ed autorevole nella tua nicchia di mercato online.
Tool consigliati: Pinterest.com, ZEEF.com
3. Realizza un set di mini-video che illustrano qualcosa di utile
Produci una serie di brevi video (1 min circa, max 2), dove spieghi in maniera chiara e semplice come risolvere un problema specifico, usare un certo tool, o creare qualcosa di utile.
Fai in modo di essere chiaro, di usare un linguaggio molto semplice, e di parlare come se avessi di fronte una persona amica che conosci.
Se necessario affidati a chi è più esperto o a chi inizialmente ti può dare una mano ad imparare.
Tool consigliati: Camtasia/Screenflow - Slideshare
**N.B.: Ricordati sempre però: il traffico vale zero. Ciò che conta veramente sono le relazioni che crei con i tuoi lettori.
Alberto Mattei
Personalmente io credo che la cosa più importante per promuovere efficacemente i propri contenuti sul web, sia quella di conoscere molto bene chi sono le persone a cui noi ci rivolgiamo. Quali sono i loro valori, i loro interessi, i bisogni che realmente hanno e i problemi che vogliono risolvere.
Solo in questo modo possiamo creare dei contenuti su misura per le loro esigenze. A mio modo di vedere è importante avere una vision e trasmetterla agli altri. Creare una cultura intorno ad un obiettivo comune, emozionare e coinvolgere attivamente le persone.
E' questo che favorisce la condivisione. Per me la strategia vincente non è quella di puntare a raggiungere la fetta di pubblico più ampia ed eterogenea possibile, ma bensì quella di puntare a un pubblico numericamente ristretto ma con un obiettivo comune e ben preciso da raggiungere.
Valerio Novelli
Quali sono i 3 migliori strumenti e le 3 migliori tattiche per aumentare il traffico e la visibilità su un blog o su un sito internet?
Anzitutto grazie per la domanda, sono felice che tu abbia chiesto il mio parere. Bene, sull’argomento ci sarebbe molto da scrivere, ma vado al dunque e cerco di essere molto sintetico.
Il primo strumento/strategia da mettere in pratica è sicuramente l’ascolto: intercetta i bisogni degli utenti che vuoi conquistare, effettua ricerche su internet o frequenta gruppi e forum che trattano il tuo argomento, scopri i bisogni e le richieste degli utenti, e su quelli crea i tuoi contenuti.
Una volta intercettati i bisogni degli utenti pensa alla qualità del contenuto che vuoi creare: evita giri di parole, usa i caratteri che servono (non seguire i consigli e gli articoli che suggeriscono una lunghezza minima/massima di un articolo) per spiegare in maniera precisa l’argomento che stai trattando, offri una soluzione al tuo lettore e lui te ne sarà grato.
A questo punto probabilmente mi dirai: Valerio, grazie mille per questi due suggerimenti, ma supponiamo che io abbia già intercettato il bisogno e creato il contenuto, come faccio a promuovere il mio contenuto?
- Sfrutta i social: non devi fare spam. Se hai un contenuto di qualità le persone saranno felici di leggerlo e trovare informazioni utili, nuove, fresche, originali, concrete. Entra nei gruppi e nelle community di Google Plus per segnalare il tuo contenuto in maniera intelligente, magari rispondendo a delle conversazioni già attive/vive, chiedi il parere degli utenti (ovvero chiedi loro se l’articolo è la risposta al loro problema e se vogliono dare ulteriori consigli): sii umile, sempre.
- Evita l’autopost come la peste: specialmente su social come Twitter o Google+, di regola non funziona (questo significa che ci possono essere alcuni rari casi in cui l’autopost funziona, ma nella norma non è efficace). Prendiamo ad esempio Twitter: entra sul tuo profilo, menziona utenti che citi nell’articolo e inserisci i giusti hashtag (#senzaesagerare, ricorda che non sei uno spammer, ma che stai costruendo valore intorno al tuo sito ed al tuo brand, fare un errore può costarti caro, in termini di immagine!)
- Aiutati con l’internal linking! Spesso un blog viene visto come un luogo dove pubblicare sempre nuovi articoli che restano “isolati” all’interno del contenitore unico “blog/sito internet”. Impara invece a sfruttare gli articoli già pubblicati che magari sono ben posizionati sui motori di ricerca e che portano traffico (questi dati li puoi reperire da Google Analytics) per linkare il nuovo articolo che vuoi promuovere e al quale vuoi dare visibilità.
Francesco Panìco
Oggi, al contrario di qualche anno fa, esistono molti più blog ed è diventato molto più difficile emergere nel mondo del web ed avere subito visibilità. Per questo sono convinto del fatto che il successo di un blog, adesso, viene determinato già nella sua fase di ideazione.
È inutile lanciarsi nella mischia quando il settore è già pieno di esperti che parlano dello stesso argomento. Questa è la prima strategia da applicare.
Bisogna scoprire quanti blogger influenzano già una certa nicchia e valutare i loro punti di forza e le loro carenze per capire in cosa si può essere diversi da loro, in cosa si può essere migliori.
Lo strumento per metterla in pratica è Google Keyword Planner: utilissimo ad individuare quali sono le nicchie che hanno ancora una domanda non soddisfatta dalla “concorrenza”. Individuata la nicchia, è importante fare un’attenta analisi anche del proprio pubblico per determinare un preciso target di riferimento.
Per ottenere subito visite, lascia perdere la SEO e usa i guest post. Fai una lista con i nomi dei blogger che influenzano maggiormente la tua nicchia di riferimento e quelle “adiacenti”, e proponiti loro per scrivere un guest post. Il guest posting è uno degli strumenti più efficaci per ricevere subito visite. Vuoi fare le cose per bene? Crea una mailing list e alla fine del tuo guest post inserisci un link alla tua pagina di iscrizione. Nella pagina di iscrizione regala una risorsa utile ma gratuita, come un Report. La tua lista si gonfierà rapidamente e avrai modo di usarla tutte le volte che vuoi per portare traffico al tuo blog.
In alcuni casi però, potresti non riuscire a usare i guest post: magari nessuno ha accettato la tua proposta o ti sei buttato in una nicchia in cui non esistono già altri blogger.
In questo caso hai un solo modo per portare traffico al tuo blog: pagarlo! Puoi usare Facebook Ads o Google AdWords. Il primo strumento a mio parere è molto più intuitivo ed economico. Crea una campagna su Facebook Ads in cui indirizzi gli utenti alla tua pagina di iscrizione e regala loro il tuo report in cambio della mail. Puoi trovare altri consigli utili su questo argomento in questo ebook.
Claudio Gagliardini
Sembrerà banale, ma lo strumento principale resta quello del contenuto, unico vero polo d'attrazione in rete e padre di tutte le conversioni, che però da solo non basta. Il contenuto deve essere declinato in molteplici forme, dal testo all'immagine, dall'ebook al video, dall'infografica al report. etc.; è un seme da piantare nel terreno fertile dei propri owned media, da concimare con una buona strategia di paid media e da "raccogliere", attraverso quegli earned media che sono il risultato di un lavoro ben fatto. Se parliamo genericamente di di 3 strumenti/strategie/consigli per far funzionare a dovere un sito web, pertanto, la mia risposta (generica ma inevitabile) è:
- popolare gli owned media (sito, blog, landing page, canali sociali, etc.) di ottimi contenuti, opportunamente declinati sul target e sugli obiettivi (1 contenuto = 1 argomento =1 specifico target, ripetere la cosa per ciascuno specifico argomento e per ciascun target). In una sola frase: rispondere a tutte le possibili domande di tutti i possibili utenti;
- sguinzagliare i paid media (Google AdWords, Facebook ADS, etc.) presso ciascuno specifico target;
- curare e "coccolare" gli earned media (utenti, siti, pagine che veicolano i nostri contenuti, condividendoli e dando loro importanza), integrandoli nel nostro "ecosistema" di comunicazione e relazione e rendendoli parte attiva del processo, come se fossero a tutti gli effetti un'estensione e un completamento dei nostri canali (owned).
Rocco Rossitto
Partiamo da un punto: non esistono tattiche furbe e scorciatoie. Esiste il buon senso che, breaking news, non è una ricetta segreta. Seguendo il buon senso dirò tre cose abbastanza scontate e semplici ma che spesso vengono ignorate
1. Non scrivere per il tuo ego, ma per quello che può essere utile alle persone che ti leggono o che ti potranno leggere. Se non hai un posizionamento strategico stai perdendo tempo.
2. Scrivi bene per gli umani, scrivi bene per Google.
3. Cura le relazioni che hai in rete ponendoti all'interno di essa e non al centro
Alessio Pomaro
Qualità + Periodicità + Costanza
I miei migliori risultati sul web sono basati in larga parte su su questo "mantra". La qualità, ed aggiungo, l'unicità dei contenuti che proponiamo rappresentano l'unico reale caposaldo nell'insieme delle attività che vengono eseguite per aumentare la visibilità: nessun aggiornamento dell'algoritmo di ranking di Google potrà intaccare un contenuto ben fatto e che gli utenti hanno gradito. La periodicità e la costanza garantiscono il rafforzamento ed il consolidamento del progetto.
Un pizzico di tecnica
Che senso avrebbe realizzare l'evento del secolo senza comunicarlo a nessuno e senza dare indicazioni per trovarlo? Allo stesso modo, è determinante ottimizzare i siti web che realizziamo per fare trovare ai motori di ricerca, e quindi agli utenti, i contenuti che rendiamo disponibili. Ovviamente mi riferisco all'analisi e la scelta delle parole chiave e agli interventi di SEO on-site sui quali ci possiamo documentare con molta semplicità sul web.
User Experience (UX)
Ogni sforzo orientato al miglioramento dell'esperienza dell'utente che visita il nostro sito web dovrebbe essere considerato un investimento. Più aumenteremo l'usabilità delle nostre pagine, e più le renderemo attraenti aumentando la probabilità di condivisione e citazione. Tutto ciò si tradurrà inevitabilmente in aumento del traffico entrante e della fidelizzazione degli utenti, ed una probabile riduzione della frequenza di rimbalzo.
Concludo con l'intervento con un pensiero che per me è stato ed è illuminante: "l'idea che il vero cliente sia Google e non l’utente, costituisce l’origine di tutti i mali".
Martina de Nardi
Credevo di riuscire a rispondere in pochi secondi a questa domanda, ma in realtà è stato più difficile del previsto. Il punto è che in internet puoi fare di tutto e ci puoi trovare di tutto, per cui non è facile capire dal primo momento come fare per aumentare la visibilità sul web. Ognuno ha il suo modo di fare e di vedere le cose.
Però qualcosa dovevo pur rispondere giustamente, e allora ci ho pensato su, e alla fine mi sono resa conto che ci sono davvero alcune strategie e strumenti interessanti che ti permettono di incrementare traffico e visibilità verso il tuo sito web, aumentando nello stesso momento la tua credibilità.
Ecco quali sono le mie.
1. Prendi a modello una persona
Se hai deciso di investire il tuo tempo sul web per far conoscere le tue passioni e trovare nuovi clienti, la prima cosa che devi fare è prendere una figura professionale a modello.
Questo perchè esistono migliaia di strategie diverse per riuscire ad emergere dalla massa, e la cosa migliore è prendere d’ispirazione una o due persone al massimo che sono riuscite a crearsi un business grazie al web, seguendone le orme.
Attenzione, non voglio ire nè incomprensioni su quello che ho detto. Prendere a modello è molto diverso da copiare qualcuno. La differenza la fai proprio tu! Nessuno è come te, nessuno ti conosce meglio di te stesso, ma le strategie che puoi usare per emergere sono molte, e se segui quelle di tutti non riuscirai ad arrivare da nessuna parte.
Prendi uno o due modelli/blogger/marketer di riferimento, e segui esattamente la loro strategia di comunicazione, il loro modo di porsi al pubblico, il loro modo di vendere le proprie competenze e il loro modo di guadagnare da ciò che fanno su internet.
Questa credo sia la prima cosa da fare. Seguirne pochi ma buoni.
2. Linkedin deve essere il tuo migliore amico
In secondo luogo, impara ad usare Linkedin. Se sei un libero professionista o anche un imprenditore, questo social non è essenziale, lo è di più! Attraverso Linkedin non solo potrai trovare nuovi importanti clienti per il tuo business, ma cosa ancora più rilevante, potrai trovare collaboratori e professionisti con cui lavorare, scambiare idee, condividere opinioni e crescere professionalmente.
Sembra una banalità, ma credimi: ne hai bisogno. Nessuno cresce su internet o nella vita reale da solo! Nessuno. Ti servono amicizie professionali e collaboratori con cui condividere ciò che hai imparato e apprendere nuove competenze necessarie per la tua attività.
In più ricordati che su Linkedin il tasso di conversione degli utenti è superiore di tre volte rispetto a quello di Facebook o Twitter. Non pensi sia il caso di approfondire l’argomento?
3. Mettici la faccia!
Per quanto riguarda la terza e ultima cosa che ti serve per accrescere visibilità e credibilità sul web, direi che hai bisogno di metterci la faccia.
Ti aspettavi che dicessi una cosa così?
Di fatto, possiamo stare qui a parlare di tutti gli strumenti possibili che esistono in rete (e sono veramente tanti!), ma alla fine, se non impari a metterti in gioco tu per primo, aprendo le porte della tua attività a tutti coloro che ti seguono o che hanno già acquistato i tuoi prodotti, rischi di fallire.
Le persone su internet ci vanno per due motivi: trovare informazioni ed emozionarsi divertendosi. Adorano leggere storie, immedesimarsi in chi si trovano di fronte, leggere un’avventura e ritrovarsi perfettamente in essa, condividere le stesse ideologie e opinioni.
Se sei un libero professionista, creare un sito freddo e poco coinvolgente, dove la tua storia e la tua esperienza sono inesistenti, non ti aiuterà a creare una valida audience attorno a te, e dunque la possibilità di trovare non semplici clienti, ma fan. La credibilità e le tue competenze devono andare a braccetto: più riesci a mostrarti credibile per quello che sei ed esperto nel tuo settore, più avrai un potere contrattuale elevato nei confronti di chi ti chiede un preventivo.
Se uno non ti conosce, ti contatta per un preventivo come fa con tanti altri, e stai pur certo che andrà da quello che chiede meno.
Ecco come perdere tante valide occasioni.
Se sei un imprenditore, il discorso non cambia, soprattutto se sei titolare di una piccola attività. Hai bisogno di un’audience attorno al tuo marchio, ti servono le approvazioni e il coinvolgimento degli utenti prima sull’azienda e sulle persone che la rendono tale, e poi sul prodotto che vendi.
Insomma, queste tre credo siano le cose più importanti che bisogna tenere in considerazione quando si parla di aumento del traffico e soprattutto, della visibilità e di quella parola magica chiamata “credibilità”, fondamentali per crescere e vedere risultati concreti sul web.
Giuliano Ambrosio
La regola fondamentale per aumentare visibilità al proprio blog è trovare le giuste attività strategiche e tattiche per far si che il nostro articolo venga condiviso il maggior numero di volte. Molto spesso un buon articolo viene condiviso molto il giorno stesso della pubblicazione, cosa già difficile. Ma la parte ancora più difficile è portare ulteriore traffico dopo settimane o mesi.
Come dico spesso, alla famosa formula "The Content is the King", bisogna accostare anche "se il contenuto è il Re, portiamo il popolo a visitare il castello."
Ma ora basta parlare di teoria, tocca alla parte pratica. Ecco la mia formula preferita delle 3R per aumentare traffico al proprio blog.
1. Reshare
In questa prima fase consiglio, oltre ovviamente condividere i propri articoli suoi social media (suggerisco Facebook, Twitter, Linkedin, Pinterest) con il giusto tono di voce, condividere anche i nostri articoli che sono stati condiviso da altre persone, questa tecnica funziona di più su Twitter.
Questa attività ti permette di mantenere alta l'attenzione nel tempo su un determinato articolo condiviso da altre persone. Invece di essere sempre autoreferenziale, possiamo mostrare cosa pensano gli altri dei nostri articoli, condividendo il loro contenuto + fedback.
2. Raccolte
Le raccolte sono un'attività molto tattica, infatti ci permette di raccogliere articoli già pubblicati sul nostro blog, riordinarli in una lettura più accattivante, facendo emergere nuovamente il loro valore e aumentare traffico al blog grazie ai singoli articoli. Questa tecnica funziona e piace molto a Google che indicizza le singole pagine in modo molto importante, scoperta con un paio di esperimenti con queste pagine dedicate ad argomenti precisi, la prima "Diventare Freelance" con articoli del mio blog organizzati in un unico posto, e "Social Media Tools" una raccolta di oltre 60 tools per il Social media marketing che attualmente ha superato le 20.000 visite aumentando il traffico mensile medio del mio blog del +15%.
3. Riutilizzo
Uno strumento molto utile sono le newsletter per diversi motivi, valore delle proprie liste (potenzialmente vendibili) e la possibilità di inviare nella casella email di una singola persona una serie di articoli di valore, aumentando il traffico al proprio blog.
Le email sono ancora uno strumento di comunicazione principe. Tra gli strumenti di newsletter consiglio Mailchimp, un tool freemium davvero completo e molto configurabile che ci permette di inviare newsletter ai nostri lettori. Questo ci permette di dare nuova vita ad articoli vecchi e nuovi in modo da amplificare la visibilità del nostro blog.
Nicola Carmignani
BLOG:
oltre che un diario personale digitale, il blog rappresenta un vero e proprio strumento di lavoro, essenziale in molti settori professionali.
Il blog è un media dove si concentrano le discussione e gli approfondimenti del settore aziendale o il luogo dove dimostrare competenza, professionalità e trasparenza. Queste attività si trasformano poi in vantaggi in termini di branding, reputazione e fidelizzazione.
Per avvicinare i clienti al blog è necessario pubblicare con costanza, frequenza e attenzione alla qualità dei contenuti.
NEWSLETTER:
la posta elettronica oggi rappresenta ancora il migliore mezzo di comunicazione a disposizione delle aziende per avere rapporti diretti con i propri clienti e per poter interagire con loro.
Il vantaggio di un buon servizio di newsletter è sicuramente quello di aumentare le probabilità di conversione verso un obiettivo di business e cercare di far monetizzare l'azienda.
Le newsletter devono essere pianificate in invii periodici senza mai essere percepite noiose da parte dell'utente iscritto, né troppo intrusive.
SOCIAL MEDIA:
impostare correttamente una campagna di comunicazione attraverso i social media è l'obiettivo di molte aziende negli ultimi anni in quanto si è capito sempre più l'importante dei media sociali per consolidare la brand awareness, creare relazioni con il proprio pubblico, influenzare le decisioni di acquisto ma anche incrementare il traffico verso il proprio sito o blog aziendale. Per realizzare tutto questo mai dimenticare di dialogare con il proprio pubblico con assiduità in modo da risultare presenti e sempre interessanti. Non dimenticarsi poi di sfruttare le campagne ads per aumentare la visibilità dei propri contenuti di valore.
Federica Gallo
Quando ho aperto il blog, uno dei primissimi problemi che mi si è palesato, è stato quello di poter aumentare le visite e, di conseguenza, i commenti e le condivisioni. In sostanza mi trovavo davanti ad un sito appena aperto e che conoscevo solo io. Come fare? Come aumentare la sua visibilità? A distanza di circa un anno ci sono riuscita, sicuramente c’è ancora molto lavoro da fare, ma ad oggi l’obiettivo di attirare nuovi utenti sul blog come l’ho raggiunto?
- SOCIAL – Sicuramente la presenza capillare su tutti i principali social media ha contribuito notevolmente a far conoscere il mio blog. Credo che l’importante sia riuscire a presidiare quotidianamente la propria presenza su questi canali, se non su tutti, almeno su quelli in cui si evidenziano maggiori risultati;
- NETWORKING – Immaginiamo il web come un grande aperitivo all’aperto con persone dello stesso settore che, tra un cocktail ed un altro, parlano degli stessi argomenti che trattiamo sul nostro sito. E’ importante riuscire ad entrare nei loro discorsi ed interloquire con queste persone, assistere all’aperitivo da fuori non ci permetterà mai di farci conoscere. Consiglio dunque di interagire sul web: fare domande, esprimere pareri, chiacchierare e aprirsi alle persone che lo popolano in modo da creare una rete intorno a sé e aumentare le possibilità che il sito venga visto;
- COSTANZA e PAZIENZA – Mia nonna diceva sempre “La gatta frettolosa fece i gattini ciechi”. Per aumentare la visibilità sul web ci vuole tempo, lavoro e pazienza. Non si può sperare che in un mese si possano raggiungere le 1000 visualizzazioni, ci vuole un lavoro costante e la giusta dose di pazienza. Come dico spesso, nemmeno Federica Pellegrini è diventata campionessa di nuoto dall’oggi al domani, ha faticato molto e si è allenata costantemente.
Cecilia Sardeo
1. Chiediti quanto ti importa…
Chiediti sempre: ‘’sto facendo del mio meglio per prendermi cura di chi c’è dall’altra parte?’’
Oggi l’unico marketing vincente è quello che fornisce valore e informazione.
Senza valore, non puoi vincere la partita, anche se forse riesci a fare qualche goal.
Non avere fretta di chiudere una vendita. Investi nel valore che fornisci ai tuoi utenti più che nel numero di utenti raggiunti. Rendila una conversazione costante, dove la profondità è molto più importante dell’ampiezza.
2. Concentrati sulla conversione
La singola chiave per massimizzare il traffico al tuo sito, è ricordarsi che i visitatori vi arrivano da diversi contesti e di conseguenza si comportano (o convertono) in modi diversi.
Il percorso di conversione sul tuo sito deve essere adattato al diverso contesto da cui un visitatore proviene. Chi arriva dopo aver cliccato su un annuncio PPC, si comporterà molto diversamente da chi ti ha trovato cliccando sui risultati della ricerca organica o da chi ti ha trovato su Facebook.
Individua IL PERCORSO di conversione più efficace per ogni canale di traffico che utilizzi, e solo a quel punto, investi tempo e/o denaro per crescerlo.
4. Sfrutta i trend e falli tuoi
Quando 4 anni fa ho cominciato la mia avventura sul web il mio primo blog si è subito piazzato in cima ai risultati della ricerca organica per alcuni dei termini allora più competitivi nella mia nicchia. Questo semplicemente perché avevo deciso di sfruttare un canale che nessuno dei miei concorrenti stava utilizzando: youtube.
In pochi mesi sono riuscita a generare un’ incredibile passaparola che ha portato traffico qualificato e gratuitamente al mio sito.
In Italia abbiamo la possibilità di vedere quali trend arrivano da oltre oceano e pianificare con largo anticipo quali canali potrebbero rivelarsi a noi più strategici.
Ma non basta restare a guardare. E nemmeno ricorrere ad un passivo copia e incolla. Abbiamo la responsabilità di fare nostri questi canali per diffondervi il nostro messaggio e diventare i migliori fornitori di valore e qualità per chi ci segue.
Non nascondo che devo gran parte dei miei successi in ambito personale che per quanto riguarda il web ai grandissimi insegnamenti di Cecilia!
Gianni Carfagno
Per aumentare il traffico sul blog io al tuo posto mi concentrerei su queste soluzioni:
1. Pensa per keyword (SEO).
- a. Rendi ogni contenuto un concentrato di informazioni originali e utili su di un argomento preciso: comparirai più spesso e meglio sulle pagine di Google.
- b. “Fraziona” il tema al quale ti ispiri in decine o centinaia di keyword, a ciascuna delle quali dedicare un singolo post.
- c. Per aiutarti usa lo “Strumento di pianificazione delle parole chiave” di Google Adwords.
2. Condividi con metodo e costanza (SMM).
- a. Garantisci al blog una frequente presenza sui social media.
- b. Attraverso Hootsuite condividi anche automaticamente i tuoi contenuti, alternandoli a quelli dei maggiori influencer del tuo settore.
3. Decidi (Analytics).
- a. È difficile raggiungere il successo grazie al caso. Perciò studia l’andamento del traffico su Google Analytics: se i grafici non salgono cambia radicalmente almeno una delle tue strategie.
Mirko D’Isidoro
Suggerisco quelle che sono le strategie che io stesso applico con successo per progetti personali o per i miei clienti che seguo come consulente. Sono informazioni pratiche e facilmente applicabili da chiunque abbia tempo e voglia di mettersi alla prova.
Non per forza bisogna essere un esperto SEO, con queste tecniche occorre solo armarsi di pazienza e bisogna prendersi parecchie ore per raggiungere l’obiettivo da raggiungere, ma andiamo al sodo. Ecco le mie 3 dritte:
1. Ottimizza il tuo sito/blog. Sembra una cosa banale ma non lo è affatto. Immagina, come è successo a me, di gestire più blog da anni che raccolgono centinaia o migliaia di post. Gli argomenti e le categorie degli articoli però, sono organizzati male e non sono ottimizzati al 100% per essere facilmente consultabili dagli utenti e dai motori di ricerca.
Cosa fare allora? Si deve pensare solo alla ricerca di nuovi backlink? Non è detto che sia l’unica (buona) strategia. Sappiamo bene ormai, che per scalare le classifiche dobbiamo creare contenuti di alto valore per la nostra tribù, in modo tale da essere citati come fonte autorevole da altri siti a tema. E fini qui, siamo tutti d’accordo.
Ma perché non migliorare quello che ho già sul mio blog invece di investire altri soldi per far scrivere altri post? Ecco come puoi fare in pochi passi.
Se hai pubblicato 4-6-10 o più articoli di media o bassa qualità, che trattano più o meno lo stesso tema (come ad esempio una vecchia rubrica settimanale), aggrega in un unico articolo pilastro (pillar article) tutti questi post per crearne una vera e propria guida.
Esempio pratico. Per Blographik, che ha raccolto negli anni tanti argomenti e troppi temi diversi, ho deciso di spazzare via alcuni singoli post che non esano eccezionali, per creare una guida più utile che raccogliesse e approfondisse un tema specifico fino alla radice. Ecco quindi che da 4-6-8 post sono nate guide come queste:
- Risorse per Web Designer: Questi sono 10 Siti Utili per Cercare i Migliori Font On Line. Una guida che raccoglie tutte le informazioni utili e i tool che avevo raccolto in post separati nel corso degli anni
- Web Design: Come trovare i giusti colori per la realizzazione di un sito o di blog?. Anche questo post raccoglie tutto quello che avevo via via pubblicato in vari piccoli articoli. Questo post è l'unione di altri 6-7 vecchi post.
Potrei andare avanti all’infinito anche su altri miei progetti, ma credo che tu abbia capito l’idea di fondo che puoi applicare anche per il tuo blog.
Attenzione però a non creare contenuto duplicato, altrimenti tutte le ore dedicate alla cura e alla raccolta di queste informazioni non serviranno a niente. Ecco cosa fare in pratica:
- Crea un nuovo articolo che raccoglie tutti i post che hai raccolto che trattano lo stesso tema.
- Migliora e aggiorna gli articoli che aggreghi e controlla anche i vecchi backlink (che magari con il tempo si sono persi per strada e non esistono più). Una volta che il pillar article è finito, pubblicalo.
- Fai poi un redirect 301 dei vecchi post verso la guida principale. In questo modo, sposti trust e valore al pillar articole che aumenterà le probabilità di posizionarsi bene per delle parole chiave correlate agli argomenti trattati nell'articolo.
2. Partecipa ad eventi e registra video interviste. Sono anni che vado in giro per l’Italia con la mia storica ed economica camcorder ;). Ti anticipo che questa strategia è un pò più complessa, più che altro perché devi spostarti fisicamente e partecipare in modo attivo ad un evento dal vivo. I risultati però ti ripagheranno con tanti backlink e citazioni.
Come procedere su questo fronte? Ecco tutte le fase i spiegate nel dettaglio:
- Seleziona un evento in Italia a cui ti interessa partecipare.
- Chiedi agli organizzatori se puoi intervistare loro e i relatori dell’evento qualche settimana prima dell'evento.
- Contatta via email i singoli relatori segnalando che saresti felice di intervistarli.
- Procurati una camcorder che registra in HD e che ha un microfono esterno (meglio wireless anche se non costa poco).
- Anticipa sul tuo blog e nei social che sarai a quell’evento e che registrerai delle video interviste.
- Presentati ai relatori e agli organizzatori e metti d’accordo con loro per trovare il posto e il momento giusto in cui intervistarli.
- Fai le stesse domande a tutti gli intervistati.
- Segnala all’intervistato di rispondere alla singola domanda entro 2-3 minuti al massimo.
- Condividi nei tuoi social (usando l'hashtag dell'evento) che stai intervistando quel relatore (magari famoso e conosciuto nella tua tribù).
- Edita tutte le video interviste (a evento concluso) e crea un video per ogni risposta. Poi ti condivido qui sotto un link se non ti è chiaro questo punto.
- Pubblica i video sul tuo canale Youtube, e ogni intervista segnala alla tua lista i iscritti e sui tuoi social.
- Raccogli tutte le video interviste in una specifica area/categoria del tuo sito o blog.
- Manda un’email all’intervistato e invitalo se vuole a condividere sul suo blog quando il video e il post correlato all’intervista è pubblicato o sui suoi social la sua intervista.
Per aumentare la propria brand reputation, di sicuro l’intervistato condividerà il tuo video e riceverai di conseguenza backlink da fonti autorevoli, e segnalazioni da personaggi famosi.
Vuoi vedere un esempio di successo? Guarda questa mia raccolta di interviste che ho realizzato durante il FreelanceCamp (un Barcamp dedicato ai freelance):
E’ stato un lavoro davvero impegnativo che mi ha portato via molto tempo, ma ho ottenuto in cambio:
- oltre 200 iscrizioni alla mia newsletter finora (solo da questa sezione), che si aggiungono alle migliaia di iscrizioni via email raccolte offrendo altre risorse utili gratis.
- la segnalazione nei loro social da parte di tutti i freelance che ho intervistato.
- 50 iscritti al canale video di FreelanceWebDesigner
- più di 2 mila visualizzazioni del canale video
- un aumento del 200% rispetto all’anno precedente del traffico del sito (senza avere un blog di supporto).
Insomma, come vedi, il lavoro è stato ripagato ampiamente da questi risultati che continuano ad aumentare con il passare del tempo senza che ora io faccia più nulla per promuovere queste interviste.
3. Crea dei webinar. Se per te è impegnativo o troppo costoso partecipare ad eventi del settore in giro per l'Italia, allora puoi pensare di preparare delle interviste a degli esperti del tuo settore, creando tu stesso degli eventi dal vivo ma solo sul web, attraverso dei webinar gratuiti.
Per raccogliere iscritti puoi usare Eventibride, che userai anche per inviare dei promemoria programmati per ricordare agli iscritti di partecipare.
Cosa ottieni in cambio di questo tuo lavoro? Diciamo che l’elenco dei risultati che puoi raggiungere è molto simile a quello che ti ho indicato riguardo la preparazione di interviste durante eventi dal vivo.
I vantaggi sono notevoli, perché oltre a ricevere backlink sui post o sulle pagine dove raccoglierai i webinar, aumenterà la tua brand reputation come esperto del settore, e solo questo vale oro colato.
Un esempio pratico. Per un mio webinar dove intervistavo un volto noto del panorama SEO italiano, c'erano oltre 300 iscritti all'evento e sono stati presenti alla diretta oltre 150 persone. Immagina di parlare ad evento con 150 persone, non sono poche. La diretta è poi stata citata nei social e alla newsletter del blog dell'azienda.
Se vuoi saperne di più, cliccando su questo link con i webinar organizzati finora.
Spero di averti dato delle dritte che possano realmente farti aumentare traffico, visibilità e link in ingresso verso il tuo progetto.
Ludovica De Luca
Sono diverse le tecniche, più o meno lecite e condivisibili, con cui puoi aumentare il traffico e la visibilità del tuo sito web. In linea generale, tuttavia, credo che per rendere il tuo sito attraente e in grado di convertire devi avere ben chiaro in mente alcuni concetti di base:
1. Accorcia i percorsi
Racconta la storia del tuo brand in modo incisivo e senza troppe inutili lungaggini. Scegli e offri ai tuoi clienti la strada più semplice ed efficace, rendi il tuo sito web di immediata comprensione e sempre facilmente navigabile. Non complicare mai la vita ai tuoi utenti!
2.Non trascurare l’estetica
Estetica e contenuti sono l’uno il braccio destro dell’altro: incastrali alla perfezione in un tessuto narrativo coinvolgente ed emozionante e il tuo utente non solo non sentirà l’esigenza di andar via, ma desidererà sempre di più da te e dal tuo sito.
3. Comunica
Nulla di scontato come credi! Il tuo sito web ha un preciso messaggio che deve comunicare, un obiettivo determinato che deve portare a termine: qual è? La struttura, l’estetica, i percorsi, le parole, ogni aspetto del tuo sito deve veicolare e trasmettere proprio questo determinato messaggio.
4. Regala un gioiello del tuo prezioso tesoro
Tu hai un forziere ricco di tesori che pian piano, passo dopo passo, devi dischiudere e svelare nella trama del tuo sito web. Ecco, quella è la tua offerta. Metti in bella mostra ciò che ti rende unico e ti contraddistingue nel tuo settore e poi offri al tuo cliente un valido motivo per tornare a trovarti (uno sconto, una promozione, una novità, qualsiasi cosa purché sia utile e di valore per il tuo utente).
E ricorda: le promesse devono sempre esser mantenute!
Marco Scabia
1- Dirigere traffico a pagamento verso una Landing Page in cui vi sia la possibilità di catturare l'indirizzo email del visitatore.
Dopodiché ripagare il costo del traffico generato facendo un'offerta ai nuovi iscritti (ad esempio tramite tecniche di email marketing).
2- Usare tecniche di retargeting. Oggi come non mai è necessario accumulare "Custom Audience" in target a cui poi fare offerte mirate.
3- Traffico YouTube: fra i sistemi di generazione gratuita di traffico, YouTube è senza dubbio uno dei più efficaci.
L'idea è di aprire un proprio canale tematico su YouTube, e pubblicare video a cadenza regolare. Nei video, e nel canale stesso, inserire delle "Call To Action" che incoraggino a visitare il proprio blog (o la propria Landing Page).
Anche a lui devo gran parte dei miei risultati sul web, soprattutto per quanto riguarda il “fattore monetizzazione”.
Francesco Ambrosino
Portare traffico ad un blog è molto complicato, soprattutto quando si opera in un settore di nicchia, ma ancor più difficile è fidelizzare il lettore, spingendolo a tornare ogni volta che viene pubblicato un nuovo contenuto.
Io ho una mia idea di blogging, che non sempre va a braccetto con quelle tecniche ampiamente utilizzate e che in linea di massima portano risultati positivi, come i tutorial, gli how to e i tips&tricks (li uso anche io, ma a modo mio 😉 ), perché spesso peccano di scarsa originalità, mentre credo che un blogger per emergere debba essere capace di distinguersi, esponendosi in prima persona e mettendoci la faccia.
Quindi, se devo indicarti tre suggerimenti direi:
1) Sperimenta, perché quando apri un blog non conosci la base dei tuoi lettori, di conseguenza non puoi sapere quale contenuto preferiscono e quale, invece, ignorano. Piano piano (perché nulla si conquista in un attimo) riuscirai a capire come orientarti e svilupperai un piano editoriale efficace;
2) Fai emergere il tuo stile, perché solo quello rispecchia in pieno la tua personalità. Ci sono blogger molto bravi ma che non riesci ad associare ad un testo in particolare, non sei in grado di dire "ah, questo l'ha scritto Tizio, si capisce subito". Ecco, impegnati molto in questo, nel far capire agli altri che quel post puoi averlo scritto solo tu, senza aver bisogno di controllare il nome dell'autore in coda;
3) Sii leggero. Attenzione, però, perché leggero non significa superficiale o banale, anzi, vuol dire essere preciso e diretto. Il lettore tipo è distratto ed ha poco tempo da dedicare al tuo post, quindi non rendergli la vita difficile con subordinate lunghissime e periodi lenti e noiosi. Come direbbe Calvino, la scrittura è sottrazione di peso.
Veronica Gentili
Il primo è sicuramente un mix tra ascolto e analisi: senza analizzare bene chi sono le persone che vogliamo intercettare, quali sono i loro bisogni e interessi, quali spazi del web abitano e come si approcciano alla scoperta ed acquisto dei prodotti/servizi che offriamo, è difficile trovare il modo di farci conoscere ed avvicinarli al nostro sito web.
Sapere con chi abbiamo a che fare è il modo migliore che abbiamo per assicurarci una strategia vincente.
Il secondo strumento che consiglio è il buonsenso; buonsenso nel capire che non ci interessa “avere tanto traffico e tanta visibilità” ma farci conoscere e ricevere visite da persone realmente interessate a ciò che offriamo, potenziali clienti o clienti acquisiti. Serve buon senso per capire in quali strumenti, canali e strategie investire dato il nostro settore e la nostra realtà, poiché essi non sono uguali per tutti e serve sempre buonsenso per realizzare che serve una strategia di web marketing multicanale, un mix di tool e canali per intercettare il nostro pubblico (SEO, SEM, SMM, Content Marketing e co..), non ne basta uno solo.
Il terzo è decisamente il Content Marketing, la tattica migliore per attrarre costantemente traffico di qualità, far conoscere la propria autorevolezza e competenza nel campo di riferimento e creare una relazione costante con la propria audience.
Eufemia Scannapieco
La risposta che mi verrebbe da darti subito è DIPENDE (dal target, dal budget etc).
Volendo dare, però, suggerimenti utili per chiunque voglia avventurarsi nel web, l’indicazione è di farlo con metodo, pianificazione e analisi. No all’improvvisazione, no al copia/incolla da furbetti (in realtà poco furbi).
La visibilità va guadagnata con costanza, tecnica, astuzia puntando innanzitutto su questi 3 elementi a mio avviso:
contenuti originali, rilevanti e fruibili per il target di riferimento che mirino a fidelizzarlo con aggiornamenti frequenti;
design creativo e responsive (se pensiamo che oggi più del 60% del traffico web è generato da utenti con il proprio dispositivo mobile e che a breve l’essere mobile friendly diventerà un fattore di ranking, è una caratteristica fondamentale);
ottimizzazione del proprio sito/blog applicando tecniche di SEO on-page e off-page per mgliorare il posizionamento organico sui motori di ricerca.
Le campagne PPC fanno parte degli strumenti più efficaci in termini di visibilità, con un riscontro immediato e misurabile:Facebook Ads e Google AdWords search/rete display utilizzati in un piano integrato ad esempio con campagne di Performance Advertising su circuito Criteo assicurano altissimi impressions e clic al sito.
Mentre il canale più veloce per costruire relazioni, migliorare la percezione del brand e portare visibilità al sito è rappresentato dai social media. Stando all’ultimo report di HYPERLINK "https://www.shareaholic.com/" Shareaholic i social media sono ormai un veicolo di traffico per i siti web e per alcuni risultano addirittura referral più incisivi dei motori di ricerca. Il 31% del traffico ai siti arriva dai social network, Facebook in testa seguito da Pinterest e Twitter. Il suggerimento è quello quindi di ideare un piano editoriale volto all’engagement del target d’interesse puntando su contenuti accattivanti, informativi e interattivi (foto/video) ma anche sull’ascolto della community stessa. La condivisione social porta visibilità e interazione ma va curata.
Laura Lonighi
1. Tone of voice: una delle cose più importanti che ho capito da quando scrivo sul mio blog è che è fondamentale trovare il proprio "tono di voce" (tone of voice), ovvero un modo tutto nostro di raccontare le cose. Questo sottintende un'ottima conoscenza della lingua italiana (e qui iniziano a cadere delle teste), originalità e una buona dose di cervello, il quale mi porta direttamente al punto due;
2. Contenuti: dico una banalità? A quanto vedo e leggo purtroppo no. Mi imbatto tutti i santi giorni in contenuti frettolosi ed incompleti, spesso autoreferenziali, robaccia che non condividerei sui miei canali sociali nemmeno sotto tortura.
Mi chiedo spesso che senso abbia la corsa alla condivisione degli articoli sui social network tra blogger, se poi non riusciamo a portare al di fuori della nostra cerchia i contenuti che firmiamo.
Creare contenuti di qualità implica tanto studio, analisi, tempo, oltre l'ovvia necessità di attivare i pochi neuroni che ci sono rimasti per proporre un confronto o un dibattito. Mica da tutti, sì.
3. Sii te stesso, sempre: no, non ti sto dicendo di fare personal branding. Quello vorrebbe dire farti lavorare solo sui tuoi punti di forza. Quello che ti sto dicendo è di avere chiara la visione d'insieme di te online. Ti sei mai cercato su Google?
Cosa dice la rete di te? Quanto sei disposto a raccontarti? E soprattutto, chi sono le persone che vuoi attrarre a te?
Una cosa che ho capito è che fingersi per ciò che non si è online è da stupidi e che ripaga centomila volte di più essere se stessi, anche a costo di mostrare qualche debolezza. L'empatia farà il resto: ed è per questo che in un modo o in un altro siamo portati ad attrarre a noi persone che si rispecchiano nelle cose che scriviamo e nelle esperienze che raccontiamo.
Davide Licordari
1) La tua visibilità sul web dipende dal modo che hai di porti nei confronti del tuo pubblico (grande o piccolo che sia): esperto o giocoso, ironico o "duro e puro", devi caratterizzare la tua presenza per renderla rilevante. Questo NON vuole dire costruire un personaggio a tavolino, anzi, significa essere naturali ma in modo intelligente.
2) Per portare traffico al tuo sito devi scrivere/condividere contenuti RILEVANTI: che siano frutto di un'elaborazione in tempo reale di news del tuo settore o contenuti originali scritti di tuo pugno, devi provare a dare al tuo pubblico qualcosa che non trova altrove, con uno stile personale e riconoscibile. Vale per quello che scrivi sul blog/sito, vale anche per ciò che scrivi su tuoi canali social
3) La tua visibilità dipende anche dalla tua presenza e dalla tua "consistenza" sulla rete: limitarti a un tweet al giorno con un link al tuo sito non ti aiuta di certo a farti notare. Non ti aiuta nemmeno spammare tutto il giorno. La verità sta nel mezzo: condividi in modo intelligente e utile i tui contenuti, partecipa alle discussioni, costruisci il personal branding giorno dopo giorno, con costanza.
Saverio Bruno
Ipotizzando di dare per scontato la scrittura di contenuti originali e di qualità, ecco quattro suggerimenti interessanti per aumentare il traffico e la visibilità del tuo sito/blog, a gruppi di due: uno "SEO" e l'altro "Social"... due mondi sempre più correlati tra loro.
SEO
1) Long tail keyword: lavora su parole chiave specifiche. Come individuarle? Ci sono vari metodi. Uno dei più semplici ed immediati è quello di sfruttare il classico Google Suggest, spesso sottovaluto. Puoi partire considerando la nicchia principale cercando i termini che riguardano le attività specifiche di quel settore (sotto-nicchie).
Un altro sistema è quello di sfruttare i termini di ricerca correlati indicati al fondo della pagina (sempre su Google). Una volta che hai stilato una serie di argomenti specifici, fai un confronto con Google Keyword Planner senza lasciarti condizionare troppo dal numero di ricerche che otterrai. Questo ti può aiutare a capire come impostare l'argomento e scegliere le parole principali da tener presente anche se parli di un argomento più specifico. Ecco due tool per conoscere in modo immediato i suggerimenti: http://keywordtool.io/ e http://ubersuggest.org/ .
2) Google Webmaster Tools: accedi, seleziona il sito e dal menu di sinistra seleziona le voci Traffico di ricerca > Query di ricerca. Organizza la tabella mettendola in ordine per il numero più alto di click ricevuti, ovvero quando l'utente è entrato maggiormente sul tuo sito da una determinata parola chiave. Controlla con quali keyword ricevi più click in base alla posizione media del tuo sito. Per caso hai trovato una o più keyword che non sono mediamente nelle prime posizioni ma nonostante tutto ricevono molti click? Com'è possibile? Una delle motivazioni potrebbe essere che tu offri un contenuto migliore rispetto agli altri siti posizionati per quella stessa keyword. Quindi? Seleziona le keyword in questione e corri ad ottimizzare e curare al meglio le pagine indicate, soprattutto lato contenuti.
SOCIAL
3) Condivisioni Social: condividi i vecchi post del blog sui Social, ovviamente con uno stile/call to action differente. Non solo i contenuti freschi sono fondamentali, ma anche la condivisione dei vecchi articoli modificati o aggiornati tornano utili in un determinato periodo.
4) Menzioni: interagisci con gli utenti appartenenti al tuo stesso stesso settore, non solo sui Social, ma anche per esempio scrivendo un commento di qualità su di un blog post, senza abusare ed andare fuori tema o fare polemiche.
Marko Morciano
Ho avviato il mio blog a giugno 2014, quindi relativamente giovane, ma ho avuto un forte riscontro fino ad oggi. Questo perché sono rimasto costante nel tempo, nella pubblicazione di contenuti che potessero fornire informazioni utili ai miei lettori. Ho cercato di capire bene cosa cercassero, analizzando gli articoli più letti e le chiavi di ricerca che portavano al mio blog, agendo di conseguenza.
Partecipando alle community dei social, come Google plus, ai gruppi di Facebook, e condividendo contenuti miei (e non solo) su Twitter ho creato una fitta rete di utenti che nel tempo si sono interessati sempre più a ciò che pubblico quotidianamente sui social.
Ho pensato che un modo per ampliare maggiormente il numero di utenti e traffico sul mio sito era quella di poter "donare" qualcosa in cambio della loro fiducia, così ho creato dei template per cv infografici (non il tradizionale europass) per preventivi e infine, un ebook gratuito relativo al mondo di Instagram pubblicato il mese scorso, che mi ha portato più di 1.000 iscritti in tre giorni.
Costanza e passione rimangono le variabili fondamentali per accrescere il numero di lettori nel tempo fidelizzandoli e, soprattutto, avere una nicchia di persona interessate realmente è quello che conta davvero.
Maria Pia De Marzo
Partiamo dal presupposto che, secondo me, gli strumenti risultano del tutto inefficaci se alla base non c'è un lavoro sia di branding personale associato ad un livello di qualità dei contenuti. Stabilito che si sia in possesso delle capacità per emergere con i propri contenuti i miei strumenti, strategie e consigli per permettere ai contenuti di raggiungere la giusta visibilità sono i seguenti.
Strumenti: ovviamente i social. A partire dai propri profili personali, è possibile catturare l'attenzione degli utenti che ci seguono e anche oltre. Importante diventa imparare a padroneggiare le feature proprie di ogni canale per andare oltre il proprio profilo. Hashtag in primis, community, gruppi di discussione e soprattutto pagine business sono i luoghi ideali per permettere al contenuto di vivere e diffondersi anche con una certa naturalezza, senza forzature. Genericamente, con piccoli margini di adeguatezza strategica, i canali che consiglio sono Facebook, Twitter, Google+ e Linkedin.
Strategie. Dal punto di vista strategico essenziale diventa coltivare le relazioni con i propri lettori e colleghi. Con questo non intendo assicurarsi una certa (e definita) cerchia di amici che assicuri un tot di condivisioni a post, ma mostrare la propria experise e guadagnarsi l'attenzione degli utenti che, benché nel web possano sembrare distratti e superveloci, se si riesce a raccogliere attenzione, non si dimenticheranno di voi, del vostro blog e dei vostri post. Strategico è anche scegliere dei topic da trattare che siano quanto più attuali possibili ed evitare ovviamente di copiare dai competitor.
Consigli. Per i consigli ritengo che bisogna innanzitutto non sentirsi mai arrivati, ma concepire la creazione di contenuti come un divenire e un migliorarsi in corso d'opera. Dunque ogni post o contenuto in genere deve somigliare ad “un'opera d'arte”, un prodotto originale, perfetto e che non faccia altro che rafforzare il proprio valore nel web.
Concludendo una buona strategia di promozione dei contenuti è un'orchestra fatta da buoni contenuti prodotti dall'esperienza, grande capacità di gestione social, ma con umiltà e voglia di fare sempre di più e continuare ad imparare.
Salvatore Russo
Ti avranno detto in settordici di essere te stesso. Quindi se sei uno stronzo devi scrivere contenuti stronzi? Potrebbe essere una tecnica, ma direi di concentrarti su contenuti di qualità! Qualità? Concetto troppo astratto. Meglio parlare di contenuti utili. Utili per gli utenti, quindi prima di andare dal psicologo per comprendere te stesso per poi esporti al pubblico, cerca di capire chi è il tuo pubblico ed a quali contenuti è interessato. Una volta trovato usa i vari strumenti online per sincerarti che la tua intuizione sia corretta. Stay Foolish, Stay hungry! Certo, ma stay anche attento. Un modo semplice semplice per capire se un argomento ha un pubblico è utilizzare lo Strumento di pianificazione delle parole chiave di Google Adwords che ti permette di avere un’idea delle ricerche eseguite mensilmente per una determinata keyword.
Cavalca l’onda! Con Google Trends puoi avere immediatamente idea degli argomenti di tendenza e utilizzarli per realizzare articoli in modo tale da attrarre il pubblico interessato a questi argomenti.
Il blog rappresenta la cucina in cui prepari i tuoi fantastici post, i social network sono il luogo in cui gustarli con gli amici. Un cibo inpiattato male sarà pure buono, ma non sarà certo invitante. Ecco un tuo contenuto sarà certamente più appetibile se condito con una bella immagine. Usa immagini emozionali e soprattutto non scipparle dai siti oppure da Pinterest senza curarti del copyright. Usa piuttosto archivi immagini gratuiti tipo FreeImages.com oppure freerangestock.com e poi utilizza picmonkey.com per dargli un tocco personale, altrimenti sarai attraente come un incidente in autostrada.
Samuele Onelia
0. Pagali
Mai sottovalutare i fondamentali.
Vai da Google o Facebook, apri il portafogli e chiedi: “Voglio X mila visitatori al giorno. Quanto mi costa?”
Pagare Mark Zuckerberg, o Larry Page non è peccato (loro apprezzano, fidati).
Attenzione: acquistare il traffico non deve essere una spesa, ma un investimento.
Dove sta la differenza?
Se spendi e basta, quei soldi sono persi.
Se investi significa che alla fine del processo hai un guadagno.
Comprare il traffico è una strategia intelligente se hai messo in campo un sistema che ti permette di convertire i visitatori in clienti.
Se la pubblicità su Google o Facebook ti costa meno di quanto spendono i nuovi clienti che trovi con questo sistema, allora è un ottimo investimento.
Extra: quando crei la tua pubblicità su Google o Facebook crea diverse varianti della stessa. Una singola promozione potrebbe fallire non perché non c’è interesse nel pubblico, ma perché è la tua presentazione a non funzionare. Con più varianti sarai sicuro di aver testato ogni possibilità.
1. Corrompili
“Samu, non si dicono queste cose! Sul Web ci vogliamo tutti bene, e siamo tutti generosi!"
Essere generoso va benissimo, ma cerca di non essere un pollo.
Un visitatore resta sul tuo sito per pochi secondi, qualche minuto al massimo. Poi torna su Facebook o YouPorn. E si dimentica di te.
Quindi ti serve un sistema per assicurarti che lui abbia almeno un vago ricordo della tua faccia. Come?
Proponigli uno scambio. Un buon contenuto in cambio della sua mail.
La mail è personale. È una delle prime cose che controlliamo alla mattina e dopo pranzo.
La si usa per controllare Paypal e gli acquisti online.
Soprattutto, è personale.
Se tu sei in grado di dare risposta a un problema dei tuoi visitatori, loro saranno disposti a condividerla con te.
Ora veniamo al traffico.
Il traffico non è un fenomeno automatico, ma controllato. Tu devi poter controllare il tuo traffico.
E la mailing list è lo strumento per riuscirci.
Scrivi un post, e poi lo annunci a tutti quelli che hanno condiviso la loro mail con te.
Li avvisi (e magari cerchi anche un po’ di sedurli) a tornare ancora sul tuo sito.
Dalla corruzione iniziale devi arrivare alla fiducia vera e la mail è lo strumento per riuscirci.
Extra: non fare il timido con la mailing list.
Il form d’iscrizione deve essere la prima cosa che le persone vedono quando arrivano sul tuo sito. Quel “ISCRIVITI” che hai piazzato nella Home Page, non basta.
Inserisci subito un pop-up attivo in tutto il sito. Appena entro sul tuo blog, voglio che qualcuno dia grande valore alla mia visita e mi chieda di iscrivermi e di restare in contatto con lui per tutta la vita.
2. Interviste
Vuoi diventare un Super Blogger, ma non sei nessuno.
Hai appena iniziato a scrivere su un blog con un logo sconosciuto e di cui nessuno parla.
E mi spiace per te, il blogging è un concorso di popolarità.
Puoi disperarti e accettare la dura realtà: ci sono blogger migliori e con un seguito enorme, non puoi competere.
Oppure, puoi affrontare il problema in maniera strategica.
Invece di startene chiuso nel tuo angolo, datti una mossa, vai là fuori e chiedi agli altri blogger di successo se puoi aiutarli.
Aspetta sento già la tua domanda: “Come posso io emerito nessuno aiutarli?"
Li aiuti aumentando la loro popolarità, facendo in modo che più persone parlino di loro.
La domanda è semplice: “Caro Super Blogger, posso intervistarti?"
La tua prossima domanda è: “Sì, io aumento la sua popolarità, ma che ci guadagno?"
- Crei un contatto.
Se il blogger apprezza la tua intervista, si ricorderà di te.
Non siete più sconosciuti e potrete collaborare a nuovi progetti interessanti (sì, ho capito. Al momento questo non ti basta, continua a leggere).
- Il blogger condividerà l’intervista con il suo pubblico (perché lo stai aiutando a mostrare quanto è popolare, e che là fuori il mondo parla sempre di lui) e il suo pubblico andrà a vedere l’intervista.
E dove si trova questa intervista?
Sul tuo sito, dove tu (in base al punto 1) corromperai in maniera sistematica i visitatori e costruirai con loro un legame duraturo nel tempo.
- Il blogger non si intervista da solo, ci sei tu con lui.
Non sei più un nessuno qualunque. Se il Caro Super Blogger ha perso del tempo a parlare con te, significa che sei uno forte e una parte della sua popolarità si trasferisce su di te.
Extra: Quando prepari delle interviste, non fare le solite domande. Fai le domande a cui tu vuoi davvero avere risposta.
Se fai domande vere, l’intervista sarà più utile (e facile da ricordare) per i tuoi nuovi visitatori. E anche l’ospite si divertirà di più.
(Mi rendo conto che non è facile, questa è una sfida continua anche per me)
3. Guest Post
Un ospite dell’Italian Indie Podcast mi ha spiegato che sul web tutto è periferia.
Devi lavorare per mettere in più posti possibili, grandi cartelli che puntano al tuo blog.
Quando sarai un Super Blogger, sarà facile (buona parte di questo lavoro lo faranno gli altri per te), ma all’inizio ti devi sbattere.
Devi andare casa per casa e chiedere di appendere quel benedetto cartello segnaletico.
Fuor di metafora.
Chiedi ai blogger di successo di scrivere dei Guest Post.
Per loro è comodo perché si risparmiano fatica, per te è un sogno che si realizza.
Finalmente scrivi qualcosa che non leggerà solo tua mamma.
Il blog su cui pubblicherai il guest post, ha 2-3.000 visitatori al giorno, decine e decine di condivisioni sui social.
E pensa un po’, tutti quegli occhi saranno puntati su qualcosa che tu hai scritto.
In più, ciliegina sulla torta.
Nel tuo guest post inserirai qualche link che punta al tuo blog (e qui ricordati quello che ti spiegavo sulla corruzione).
In questo modo i lettori del tuo post, si trasformeranno in visitatori, e se sei bravo in visitatori frequenti.
Extra: ricorda di inserire nel post un chiaro riferimento al fatto che tu, autore del guest post, e il Super Blogger, proprietario del blog, siete due persone diverse.
I lettori sono superficiali, saltano l’introduzione e potrebbero non accorgersi che il pezzo è tuo. E questo non è bene.
Extra 2: Non fidarti dei consigli di Alberto Cabas Vidani :ppp (Ovviamente scherzo, Alberto è decisamente più bravo di me e dovresti leggere il suo pezzo come un testo sacro)
Francesca Borghi
Prima di tutto grazie, essere affiancata a nomi così altisonanti è un vero onore.
3 tattiche, solo 3? Allora scelgo con attenzione
1. Strategia – in ogni progetto ritengo che la strategia sia al primo posto. Devi fissare dal principio un obiettivo da raggiungere, sapere qual è la tua audience, scegliere il tone of voice corretto per il tuo messaggio e analizzare i canali di diffusione più idonei alla sua distribuzione.
Il controllo è nullo senza una strategia di marketing e comunicazione.
2. Posizionamento SEO – c’è chi dice ironicamente che la SEO è morta eppure alcuni dei migliori risultati ottenuti dalla mia agenzia li devo grazie al posizionamento di stringhe di ricerca strategiche sui motori di ricerca. I potenziali clienti spesso “fanno domande all’oracolo Google” e si aspettano di trovare soddisfatti i loro bisogni. Quindi se riesci ad intercettarli e anche a fornire il loro servizio avrai un’alta percentuale di richieste (ovvio poi che devi offrire professionalità e qualità per chiudere i contratti).
3. Personal Branding e Social Media Marketing – lo so non sono solo 3 come mi avevi chiesto ma queste le metto in una sorta di unico contenitore, se me lo permetti. On-line i Social Media ti permettono, sempre se usati strategicamente e in maniera intelligente, di amplificare il tuo messaggio e di raggiungere un pubblico vasto con cui non comunicheresti attraverso altri mezzi. Nella comunicazione a due vie e nel social customer care è importante, oltre che essere presenti e bene, anche costruirsi un’ottima reputazione. Diventa quindi essenziale lavorare sul proprio personal branding e mostrarsi veri, umili, rispettosi e professionali.
Questi strumenti sono alla base e attorno ce ne possono essere molti altri che non sono solo on-line. Già per me una strategia di comunicazione deve essere un mix efficace di strumenti on-line e off-line.
Ciò che ritengo importante da sottolineare è che per ottenere risultati è necessario lavorare davvero sodo, perseverare, rialzarsi dopo un’eventuale caduta ancora più motivati a fare meglio, gioire delle nuove conquiste e ringraziare. Un grazie non costa davvero nulla ma è doveroso nei confronti delle persone che decidono di seguire te in mezzo alla moltitudine di scelte. Un grazie ti avvicina al tuo pubblico e crea empatia immediata, emoziona e le persone vivono di emozioni.
Daniele Imperi
Prima di parlare di come aumentare il traffico del proprio sito o blog, io mi chiederei: perché gli utenti dovrebbero visitare il mio sito? Perché i lettori del mio blog dovrebbero aumentare e continuare a leggerlo?
Il primo passo per migliorare la visibilità sul web è produrre qualcosa che valga la pena leggere. Gli utenti cercano essenzialmente informazioni, soluzioni a problemi e svago. Tu cosa puoi produrre?
Inizia quindi a creare contenuti che soddisfino le richieste degli utenti, articoli che restino nella storia del web, articoli che si distinguano dagli altri, dalla massa di contenuti pressoché identici che riempiono la blogosfera odierna. La prima promozione è la qualità dei contenuti che hai creato. Non puoi promuovere un prodotto scadente, che nessuno apprezzerà. È la qualità che attira lettori, che genera traffico.
Punta sul tuo nome. Oggi si parla di personal branding, un concetto in realtà troppo vasto per essere riassunto in poche righe. Nella rete la selezione non avviene soltanto per contenuto, ma anche e soprattutto per autore. Se gli altri ti stimano, saranno più propensi a condividere i tuoi contenuti rispetto a quelli di uno sconosciuto. Renditi condivisibile, quindi. Fa' in modo che scelgano te e non un altro.
Usa un linguaggio personale. È il famoso tono di voce, ma è anche lo stile di scrittura. È l'impronta digitale che ti fa essere unico. Guarda cosa fanno i grandi nomi del web: si sono distinti perché si sono messi a nudo, si sono mostrati senza problemi, hanno creato contenuti plasmandoli attorno alla loro personalità.
Per aumentare la visibilità sul web devi renderti, appunto, visibile. Se ti confondi con la massa, non ti noterà nessuno. Nel web, oggi, ci sono due tipologie di blog: quelli della massa e quelli unici. Il tuo a quale delle due appartiene?
Cinzia Di martino
I contenuti si promuovono da soli, se sono interessanti, utili ed efficaci.
E considerando che lo stesso contenuto puoi riproporlo in forme diverse: articolo per blog, visual quotes, infografica, presentazioni, eBook, io consiglio sempre di integrare il tutto sul sitoweb/blog e poi giocare con gli strumenti a disposizione:
- Newsletter: per far sapere ai lettori (o clienti potenziali e fidelizzati) che il nuovo contenuto è disponibile online
- Social media: per promuovere la landing page da cui è possibile scaricare il nuovo contenuto
- Visual Social: sui social media legati al visual opto per presentare piccoli assaggini del contenuto (da un contenuto puoi sempre ottenere delle citazioni o degli how-to o delle guide passo-passo utili per la realizzazione di un'infografica).
L'importante è che l'ottica aziendale coincida con quella del "cliente": non esistono contenuti inutili, esistono prospettive diverse da cui affrontare i problemi e sul web siamo tutti clienti!
Anna Covone
Puoi scegliere di utilizzare YouTube per portare visite al tuo sito web o alla tua landing page, utilizzando diverse tipologie di video:
dal video promo distribuito con l’advertising all’how-to o video informativo che riceverà traffico organico sia da YouTube che da Google.
La cosa fondamentale è progettare il video con il preciso obiettivo di generare traffico e non dimenticare di inserire la tua call-to-action.
Infatti, anche se su YouTube non abbiamo il tasto “compra", abbiamo diversi strumenti che ci permettono di invitare le persone a visitare una pagina web; uno dei migliori esempi è il video Girls don’t poop perché contiene sia una call-to-action verbale che testuale.
Qui la protagonista del video chiede direttamente agli spettatori di visitare il sito e non c’è nulla di più efficace di una call-to-action verbale. Questa però va resa funzionale implementando tutte le possibilità di collegamento con il sito web a nostra disposizione: annotazioni, link in descrizione, overlay di invito all’azione e da pochissimo anche le info cards.
I grandi brand lo hanno già capito da tempo e inseriscono nel video una end card con tutti i riferimenti per lo spettatore che vuole conoscere meglio il prodotto o il servizio presentato nel video, come fa per esempio Adidas.
Dario Vignali
Personalmente credo che la miglior strategia per creare traffico stia sempre dietro l’angolo.
Un giorno scopri una nuova tecnica, quello successivo ne trovi un’altra ancor più efficace.
Perché dico questo?
Semplice, perché la generazione del traffico è prima di tutto un lavoro creativo.
Ci sarà sempre chi ti dice “usa i social”, “fai seo”, “compra il traffico”, ma la verità è che non c’è una regola assoluta. La miglior strategia nasce dal proprio approccio olistico, dalla propria capacità di unire diversi strumenti e inventarsi soluzioni di growth hacking.
Ad ogni modo ecco tre tecniche che ho utilizzato ottenendo risultati straordinari:
1) Newsletter Blaster
Ne ho parlato spesso sul mio blog, la newsletter è la miglior risorsa che esista in termini di traffico. Quando hai una lista corposa puoi inviare una newsletter con un link che miri ad un articolo, ad una landing page o ad un prodotto.
Perché utilizzo la parola “miri”?
Proprio perché è come sparare una cannonata (lasciatemi esagerare!) di traffico verso il proprio obiettivo. Se si ha qualche migliaio di iscritti è facile provare un orgasmo da internet marketing compulsivo: basta connettersi a google analytics e guardare le statistiche in tempo reale dopo l’invio della newsletter. Se tutto è andato a buon fine dovresti vedere centinaia di utenti online nello stesso momento.
La cosa più bella? Sono tutti li per te! 😉
2) Paid Advertising + Prodotto di Front End
Ne ho giusto parlato in uno dei miei ultimi articoli.
Perché puntare ad una lentissima crescita organica, fatta di sforzi in termini di SEO, Social e hope marketing, quando puoi ottenere centinaia di nuovi visitatori con il paid advertising senza spendere una lira?
La strategia è questa: crei un piccolo infoprodotto da 7 o 10 euro e lo vendi sul tuo blog/sito web. Deve essere una guida introduttiva che ripercorra le diverse tematiche del tuo progetto online, una sorta di road-map che chiarisca le idee e gli argomenti generali ai nuovi visitatori.
La metti in vendita sul tuo blog / sito web e crei una campagna Facebook associata alla tua pagina che punti ad una landing page di raccolta mail. Quando i visitatori provenienti da Facebook si iscriveranno con la loro mail riceveranno la mail di invito all’acquisto dell’info-prodotto.
Ogni vendita coprirà una parte del budget speso in advertising. Non tutti compreranno (sopratutto se il prezzo è alto), ma sicuramente ci guadagnerai molti iscritti senza dover fare seo o social media marketing.
L’ideale è impostare un budget di 50 euro il primo giorno per poi iniziare a testare le diverse possibilità.
E’ qui che comincia il divertimento! Dovrai modificare il prezzo dell’infoprodotto / cambiare il budget dell’advertising su Facebook / modificare il target e le buyer-personas della campagna fino a che non raggiungerai il BEP (Break Even Point), ossia quando la tua spesa in advertising sarà uguale ai profitti provenienti dal tuo infoprodotto.
Et voilà! Avrai una campagna da tenere costantemente attiva che ti permetterà di crescere velocemente a costo zero.
3) L’ultima pillola di growth hacking è quella di unire la Newsletter ad un semplice plugin che forzi la “viralizzazione".
Ok, ipotizziamo che tu abbia scritto un post STREPITOSO sul tuo blog e voglia spedirlo in orbita.
Chi è che non vorrebbe vedere il proprio articolo divenire virale sui Social Network?
Puoi farlo, ma il post da solo non è sufficiente. Ecco il procedimento:
1 - Scrivi un PDF di due o tre pagine che contenga qualche risorsa/tools/strategia collegata al post in questione
2 - Carica il pdf su una pagina del tuo blog non visibile ai visitatori
3 - Alla fine del tuo fantastico post metti un social locker (questo plugin va benissimo): la gente, per poter scaricare il PDF associato all'articolo dovrà prima condividere il tuo contenuto su uno dei propri profili sociali. Questa tecnica viene definita Share-to-Download.
4 - Così facendo, parte dei followers dell'utente che ha condiviso il tuo post accorreranno sul blog a leggere l’articolo e lo condivideranno a loro volta.
5 - Il grado di viralizzazione sarà proporzionale alla qualità e all’utilità dei contenuti del tuo post.
Touchè.
Spero di aver fatto la mia parte, un saluto a tutti i lettori del blog di Giacomo!
Dario Vignali.
Il suo blog è il punto di riferimento italiano quando si parla di blogging e web marketing. La sua particolarità? Istruire i lettori con contenuti formidabili e ad alto tasso di ispirazione. Attenzione: provoca dipendenza!
Marco Favero
Come promuovere al meglio i contenuti di un sito aziendale o del vostro blog? Cosa offrite agli utenti che altri content manager o blogger non fanno? Perché dare visibilità ai propri contenuti per trarre il massimo profitto dall'utilizzo del web?
Queste sono solo alcune delle domande più ricorrenti, che ognuno interpreta e rappresenta attraverso metodi e strategie ottimizzate e mirate per concretizzare al meglio le web strategies più adatte.
Alcuni semplici accorgimenti possono fare la differenza e permettono di trarre il massimo profitto per la promozione dei contenuti e nell’utilizzo del web.
Personalmente non seguo una procedura prestabilita, ma cerco di personalizzare portando idee innovative e ragionando sugli obiettivi a breve e medio termine, cercando di minimizzare i costi e, in maniera inversa, massimizzando i risultati. Anticipando, se possibile, l’evoluzione del mercato per poter sfruttare, adattandole di volta in volta, le nuove opportunità.
Se dovessi dare tre consigli da mettere in pratica in maniera efficace li identificherei in questi momenti topici:
Prima
Adottate una strategia o un piano con risorse adeguatamente assegnate (team e budget) attraverso obiettivi chiari e ben definiti; predisponendo, prima di tutto, un piano editoriale capace di supportare al meglio il progetto.
Queste sono le cose su cui concentrerei, quasi esclusivamente, la mia attenzione, nella fase iniziale del progetto. Averle individuate vi guiderà nelle scelte che ci saranno successivamente.
Durante
Create contenuti che rispondano a domande precise, che soddisfino esigenze precise, che risolvano problemi. Che riescano a offrire un punto di vista diverso, aggiungendo informazioni che pochi o nessuno conosce, controllandone le fonti. Tutto questo bypassando i contenuti pubblicati da altri blogger, sfruttando i vuoti o le carenze lasciate in sospeso.
Aggiornate, aggiornate sempre. I contenuti aggiornati invogliano i visitatori a tornare a far visita al sito (blog), oltre che permettere di migliorare la nostra posizione sui motori di ricerca, acquisendo quindi maggiore visibilità. Su questo l’ottimizzazione dei tag title, delle description e delle keywords (attraverso le “long tail keywords”) sono fondamentali per attirare l’attenzione nella serp dei motori di ricerca e nei social network.
Dopo
Misurate e monitorate le azioni, attuare una comment marketing, creare conversazioni, rispondere alle domande nelle community, analizzare i blog dei colleghi: queste attività permettono di cogliere le esigenze degli utenti e instaurano un rapporto (immagine) più “umano”, questo vi permetterà di rendere il vostro sito un posto (almeno) gradevole da visitare e migliorerà la vostra Web reputation.
Alla fine qual è la ricetta giusta del successo? Non credo esista, ma esistono competenza, affidabilità, sinergia, adattamento e voglia di fare, le voci più adatte per intraprendere un percorso lavorativo, e in prospettiva anche di vita, ricco di opportunità.
P.S.: aggiungerei che un’ottima forma per promuovere dei contenuti sul tuo sito (blog) sono proprio le interviste ad esperti del settore.
Un saluto e buona pratica a tutti.
Attraverso la sua attività di Social Media Specialist e Digital Communication cerca di accompagnare e orientare le PMI all’utilizzo della Rete e dei Social Network per ottimizzarlo al Core Business aziendale creandone un’identità solida ed empatica nel mondo digitale.
Valentina Rossetti
La domanda è certamente molto ampia, tuttavia esistono strumenti indispensabili per aumentare traffico e visibilità del proprio progetto. Questa è la mia ricetta:
1) Una strategia mirata che, a partire dal target, sappia individuare i canali più adeguati per poter comunicare in modo fresco, originale e incisivo la USP di marca.
2) Una idea creativa forte che permetta di ingaggiare la community e cercare l'effetto viralità
3) Supportare il tutto con un piano media strutturato e basato sia su adv sia attraverso le digital PR.
Franz Russo
Il primo suggerimento che mi sento di dare è quello di creare contenuti di qualità, quindi vanno curate le fonti, va fatto un lavoro sugli argomenti da trattare in base alle proprie conoscenze e competenze. Fatto questo (e ci vuole molta pazienza) ci vuole molta cura e determinazione perchè sul Web la visibilità, quella buona, la si acquista e la si consolida, mettendo in luce cosa davvero si è caoaci di fare. E per questo ci vuole un po' di tempo, elemento che spesso in tanti non sono in grado di accettare. Avere tutto e subito, specie sul Web, non paga.
Terzo suggerimento che posso dare è individuare, sulla base dei contenuti e delle proprie competenze/conoscenze, individuare le piattaforme che possano essere davvero utili a distirbuire quei contenuti, a creare dei luoghi di confronti e quindi anche di crescita ulteriore. Sto parlando ovviamente dei Social Media.
Essere presenti ovunque può disperdere energie preziose, meglio concentrarsi su due/tre piattaforme che possano davvero aiutarci per aumentare la nostra visibilità e per conversare e confrontarsi. Il resto sarà la conseguenza di questi elementi, ma non deve mai mancare la passione e la determinazione.
Emanuele Properzi
Prima di cercare traffico è bene studiare bene tutti i possibili luoghi virtuali che possono essere frequentati da individui interessati ai tuoi contenuti, prodotti, servizi e consulenze.
Se ti stai rivolgendo ai manager di importanti aziende allora sarà più facile trovarli su LinkedIn, se ti stai rivolgendo ad aspiranti blogger allora potresti cercare su altri blog o praticamente su tutti i canali social.
Dopo aver chiarito questo concetto, vediamo quali sono le mie 3 tattiche più efficaci per generare lettori, commenti e visibilità:
1) Newsletter
La newsletter non è solo l’asset più importante di qualsiasi business online, è anche un perfetto generatore di traffico costante, ogni volta che ne hai bisogno.
Un conto è scrivere un articolo sul proprio blog, lanciare un nuovo sito, un nuovo prodotto o un’iniziativa online senza avere nessuna lista, un conto è farlo con una lista di iscritti profilati, che si fidano di te e di quello che dici e, soprattutto, interessati ai tuoi argomenti.
Pensa se gestissi una newsletter di 2000 iscritti: ogni volta che qualcosa di nuovo bolle in pentola, avresti la possibilità di inviare loro una mail e di generare 300-400-500-600 visitatori ISTANTANEAMENTE.
Questi poi, potrebbero ricondividere la tua risorsa e spargere la voce per te sui social, aumentando in modo esponenziale la tua visibilità.
Che tu abbia un blog o sito web o che ancora non abbia avviato il tuo progetto, inizia SUBITO a creare la tua lista!
2) Social Network
Su Facebook sono presenti oltre 40 milioni di italiani, ed ognuno di loro ha dei particolari interessi che li accomuna. In altre parole, su Facebook è presente qualsiasi tipo di nicchia:
devi solo andare a cercare i gruppi, le community o le pagine popolate dagli individui che ti interessano.
Senza poi contare gli hashtag di Twitter, le cerchie di Google+, i gruppi di LinkedIn ecc.
Crea dei contenuti formidabili, unici e DIVERSI dalla solita fuffa che si trova in rete, diffondili sui social ed i risultati, in termini di traffico, visibilità, commenti e condivisioni arriveranno prima di quanto tu possa immaginare.
3) Facebook Ads
Uno strumento “più automatico” per promuoverti in rete e cominiciare a costruire la tua audience (anche partendo da 0) è quello di sfruttare le pubblicità Facebook.
Come dicevo nel punto 2, su Facebook è presente praticamente qualunque tipo di nicchia.
Il bello di Facebook Ads è che puoi mostrare delle pubblicità mirate a coloro che hanno particolari interessi e lasciare che lavori per te senza ulteriori sforzi da parte tua:
se riuscirai a prendere un po’ di confidenza con lo strumento potrai creare delle Ad che ti costano poco ma che portano grandi risultati. Inoltre potrai ripagare i costi indirizzando le persone verso l’iscrizione alla tua lista e proponendo loro prodotti tuoi o in affiliazione, consulenze, servizi o qualunque altro prodotto tu abbia da offrire.
Nota: L’errore più grande di chiunque apre un blog o sito web, è quello di focalizzarsi solamente sui numeri: sul numero delle visite, dei commenti, delle condivisioni ecc..
Ma, come molti altri altri esperti all’interno di questo articolo avranno affermato, per avere successo sul web occorre prestare attenzione alla qualità dei lettori piuttosto che alla quantità.
Per rendere meglio l’idea:
Conosco persone che guadagnano migliaia di euro al mese con meno di 5.000 visite e molte altre che con 20-30-40.000 visite mensili non sono ancora riuscite a monetizzare un bel niente.
Ovviamente se il tuo Google Analytics segna uno 0 totale, allora dovrai concentrarti sul generare nuove visite (seguendo magari i miei 3 consigli), ma dovrai sempre stare a attento al luogo dove andrai a pescarle:
cerca di fare in modo che sia popolato da individui per i quali i tuoi contenuti siano più rilevanti possibile.
Mirko Saini
Al di la di tecniche o tools da utilizzare, Giacomo, argomento in cui sicuramente i miei colleghi saranno più ferrati, io qui vorrei citare questi 3 elementi a mio parere indispensabili per il successo di un blogger.
1 - Scegli la nicchia giusta
La scelta del settore o ambito professionale nel quale cimentarsi credo stia alla base del successo. Forse per chi ha cominciato 4/5 anni fa era più facile emergere scrivendo e dando la propria opinione su tutto. Oggi è impensabile. Più definisci la tua nicchia, più ti specializzi e diventi competente in quella, maggiore è la possibilità che il pubblico ti identifichi con quello specifico argomento.
2 - Fai della condivisione la tua scelta professionale
Non mi riferisco solo alla condivisione dei contenuti altrui sui propri canali social, cosa peraltro importantissima. Mi riferisco più alla condivisione delle tue competenze. Devi essere generoso, rispondere, spiegare. Frequenta gruppi, community. Sii disponibile. La costruzione della tua reputazione online passi da qui. E di sicuro gli effetti sul numero di persone che seguiranno il tuo blog non si faranno attendere.
3 - Sii positivo.
Le persone amano circondarsi delle persone positive che trasmettano loro energia. Lo vedo tutti i giorni. C'è una ricerca in questo. Ognuno di noi in quanto "animale sociale" ha bisogno di nutrirsi della positività di chi li circonda e si fa di tutto per ricercarla. Ecco! Oltre a mostrarti competente disponibile e preparato sii positivo. Le persone ti cercheranno perchè oltre a ricercare in te la soluzione tecnica ad un loro problema verranno attirati dall'energia positiva che vedranno in te.
Esperti "Cross-Topic"
Andrea Giuliodori
Se EfficaceMente oggi supera il milione di pagine visualizzate al mese, lo devo principalmente al CPC. No no, niente strategie di paid traffic, su quelle devo ancora lavorare 😉 Il CPC di cui parlo è l'acronimo dei 3 ingredienti che mi hanno permesso di aumentare traffico e visibilità sul web.
- Costanza. Da fine 2008 ho scritto almeno 1 nuovo articolo a settimana. Milioni di caratteri dati in pasto ai motori di ricerca e ai lettori interessati alle tematiche di cui parlo nel mio blog. Esistono decine di strategie di traffico probabilmente più rapide di quelle che ho adottato negli ultimi 6 anni, ma nessuna funziona se non viene portata avanti con costanza. Se pensi di aprire il tuo spazio online ed ottenere risultati nel giro di un mese, sei fuori strada. L'internet marketing non è una gara dei 100m, è una maratona.
- Personalità. Oggi l'informazione è una commodity: è abbondante (sovrabbondante) e a buon mercato. Se credi che i tuoi contenuti siano unici ed originali, devo darti una brutta notizia: altre 100 persone nel mondo hanno detto le tue stesse cose prima di te e meglio di te. Se vuoi che un lettore ti visiti, e magari ritorni pure, devi dargli una ragione dannatamente buona, che non sia la semplice qualità dei tuoi contenuti: quella è data per scontata. Per emergere, devi far emergere la tuapersonalità: non essere "democristiano", esprimi chiaramente il tuo punto di vista su quanto avviene nella tua nicchia; usa un tuo linguaggio e delle "parole d'ordine" facilmente riconoscibili dal tuo pubblico (le mie? Te ne dico un paio: "frignone", "para-guru", etc.); fai percepire a chi è dall'altra parte dello schermo che dietro i tuoi contenuti c'è un essere umano che ha le sue opinioni, le sue paure, i suoi sogni.
- Culo. Inutile fingere di essere l'esperto di "Internet Marketing con scappellamento a destra" che non sono. In questi ultimi 6 anni qualcosina l'ho sicuramente imparata su come si fa business online, ma è anche vero che se oggi EfficaceMente ha raggiunto delle soglie di traffico e fatturato interessanti, lo devo anche alla fortuna di aver iniziato quando i blog erano in piena ascesa in Italia e i competitor erano pochi. Oggi la situazione è diversa. Se dovessi ripartire da zero, al classico blog forse affiancherei anche altre tipologie di contenuti. Pensaci, nel 2008, quando ho pubblicato il mio primo post il 90% dei contenuti venivano consumati davanti ad uno schermo LCD (e qualche vecchio CRT). Tra qualche mese inizieranno ad essere consumati su un minchia di orologio da polso! Chiediti quale trend sta esplodendo oggi nel mondo e come puoi cavalcarlo: the trend is your friend.
Davide Petucco
Come portare più traffico al mio sito ?
Hai bisogno di una domanda migliore.
Anzitutto la domanda che devi farti è :
Davvero adesso ho bisogno di più traffico ?
Quando Giacomo mi ha proposto di scrivere un pezzo su questo argomento, ho subito pensato di declinare gentilmente l'invito, anche considerati gli altri veri esperti che daranno il loro contributo.
Io non sono un esperto di internet marketing, e tantomeno di "traffico".
Sono soltanto una persona che utilizza le potenzialità del marketing con internet per la propria attività.
Il mio approccio all’internet marketing è probabilmente non convenzionale, non completo e non corretto, tuttavia ho l’impressione che spesso chi inizia un progetto online, sia abbagliato dalla luce che intravede in fondo al tunnel, quando deve ancora fare un singolo passo per entrarvi.
Avevo quindi la paura di poter dire solo cose scontate, che ormai tutti sanno e mettono in pratica.
Poi ho pensato a tutte le volte in cui entro in contatto con persone molto in gamba, preparate nel loro settore, che hanno letto tutti i libri e comprato i migliori corsi di internet marketing e di SEO, che- banalmente - compiono errori macroscopici oppure iniziano un progetto spendendo centinaia di euro (o centinaia di ore) per realizzare la grafica del loro fighissimo logo e del sito web prima ancora di sapere bene come portarvi del traffico e soprattutto come monetizzarlo.
Ho quindi deciso di accettare e di mettere sul tavolo i miei due cents.
Ma torniamo alla domanda di partenza.
Sei sicuro che in questo momento la tua priorità sia aumentare il traffico al tuo sito ?
Naturalmente stiamo parlando di un sito/blog il cui obiettivo finale è monetizzare in qualche modo il traffico che vi arriva.
Se il tuo unico sistema di guadagno è legato al fatto che i visitatori clicchino su un banner, grazie al quale guadagni qualche centesimo di euro, allora - per come la vedo io - hai un problema di business model, e sì, sei davvero costretto ad inventarti qualcosa per portare montagne di visitatori per sperare di portare a casa la pagnotta.
Se invece, il tuo sito/blog è basato sulla vendita di prodotti (che siano informazioni tue o di terzi, servizi, prodotti fisici) , allora la mia opinione è che non è tanto importante il numero dei visitatori che arrivano nel tuo sito ma :
- come e perché le persone ci arrivano
- chi sono queste persone
- cosa fanno una volta dentro al tuo sito
Per queste tre domande ci sono altrettante risposte
- PayPerClick
- PayPerClick
- PayPerClick
No, non ho sbagliato a fare copia-incolla, è quello che - dalla mia piccola e personale esperienza - ho imparato.
Vediamo le tre soluzioni, punto per punto.
1 - Perché le persone arrivano al tuo sito.
Le persone su internet, ricercano sostanzialmente delle SOLUZIONI ai loro problemi (di cui possono essere più o meno consapevoli) e per queste soluzioni, spesso sono disposte a pagare.
Il modo più efficace per identificare un problema in modo veloce, con risultati esattamente tracciabili è il Pay per Click.
2 - Chi sono le persone che arrivano sul tuo sito
Presto detto: le persone che arrivano al tuo sito sono tutte quelle persone interessate a risolvere il loro problema.
Ed il modo più semplice e veloce per "scovare" queste persone è, ancora una volta il Pay per Click.
3 - Cosa fanno le persone una volta dentro al tuo sito ?
Quello che devi creare, non è un blog che porti traffico con la speranza che qualcuno clicchi su un banner.
Devi creare un SISTEMA.
Il sistema è un insieme di processi che accompagna il visitatore passo-passo trasformandolo da visitatore prequalificato (perché già filtrato dalla campagna pay per click) a cliente.
E questo, ancora una volta si fa con il Pay per Click, ovvero con campagne mirate a catturare le informazioni del cliente (l'email) per poterlo ricontattare in modo ripetuto per costruire con lui quel rapporto di fiducia che lo induca a cliccare - al momento giusto - sul benedetto pulsante "paga adesso"
Questo processo è il più importante e delicato di tutti e prevede diversi passaggi per fare in modo che il potenziale cliente (lead) si fidi di te, capisca che tu/il tuo prodotto può davvero risolvere il suo problema, e che già altre persone hanno ottenuto risultati grazie a quello che gli stai promettendo.
Per questo, con il rischio di sembrare banale, voglio consigliare i passaggi fondamentali per costruire un business di successo.
1 - Imposta una campagne ppc ( Fb Ads o Adwords ), cercando di scovare i potenziali clienti (ricorda il problema che il tuo prodotto risolve)
2 - Indirizza chi clicca ad una landing page in cui sollevi il problema ed offri una soluzione parziale con una risorsa omaggio (un report, un minicorso, video, audio) in cambio dell'indirizzo email
3 - Imposta una sequenza di follow-up, con un autoresponder. Questo come detto è il processo più delicato, da cui dipende il successo o meno di un progetto.
Come regola generale comunque, ricorda di offrire sempre tanto valore al tuo lead, non avere paura di regalare, ma nemmeno di fare l'offerta al momento giusto.
4 - Fai la tua offerta : "Ok caro amico lead, ora che ci siamo conosciuti, sai che ti puoi fidare di me e sai che io posso risolvere il tuo problema. Ecco il mio prodotto, clicca qui adesso ! "
Fine.
E se il sistema funziona bene, la tua campagna di pay per click deve essere autofinanziata dalle vendite del primo prodotto, e nel contempo deve aver generato una lista di nomi a cui andrai a proporre più avanti altri prodotti magari a prezzo crescente ( a proposito hai già pensato ai prodotti futuri ?).
Insomma, il buon vecchio direct response marketing.
E il SEO ?
Non sto dicendo che non devi lavorare in ottica SEO, sto dicendo che non è quello il punto da cui devi partire.
Diciamoci la verità. Se stai leggendo questo articolo, scritto da uno sconosciuto appassionato di biciclette, significa che non sei ancora arrivato al punto in cui, qualche strategia, consiglio, o software consigliato, potrebbero farti fare il salto di qualità.
E’ più probabile che tu stia cercando una scorciatoia per raggiungere la vetta della montagna, scegliendo però la via più lunga e più battuta.
Quando avrai impostato il tuo sistema, che funziona nel piccolo, allora sarà il momento di pensare davvero alla scalabilità del business.
Ma questa sarà una naturale conseguenza.
Hai capito perché oggi non hai bisogno di più traffico ?
Alberto Cabas Vidani
La mia risposta non contiene tre strumenti specifici, tre tecniche segrete a cui nessuno aveva mai pensato. Sono piuttosto tre delle attitudini, dei modi di fare. Sono cose che si leggono dappertutto, ma è importante prendersi il tempo di capire cosa significano veramente, avere il coraggio di metterle in pratica e la pazienza di attendere i risultati.
Tieni in considerazione che parlo in un contesto di content marketing e problogging. I progetti in cui sono coinvolto sono un blog e un podcast, in cui il contenuto è sia il prodotto che lo strumento di marketing. In questo contesto, ecco le tre cose per me più importanti per aumentare traffico e visibilità sul web
Generosità
“Impara l’arte e mettila da parte” è il mantra di molti professionisti e imprenditori italiani. Ricordalo bene, magari facci un bel tatuaggio: NON È VERO, il segreto sul web è regalare con generosità anche le proprie migliori conoscenze.
Nota bene, non lo dico io, gli imprenditori dietro a Copyblogger o al Content Marketing Institute, ma anche Neil Patel di Quicksprout, per citarne qualcuno. E non si tratta di una manciata di tizi che hanno avuto la botta di fortuna e ora si siedono sui milioni di dollari.
Regalare conoscenza approfondita funziona per diversi motivi:
- ti fa percepire come un esperto,
- fa apprezzare la tua generosità e suggerisce reciprocità (ora ricevo gratis, domani compro),
- attrae abbondante traffico dai motori di ricerca,
- creare asset digitali, contenuti sempreverdi che saranno sempre online e ti porteranno sempre traffico,
- crea il tuo brand,
- costa meno della pubblicità.
Ed ecco perchè anche regalando riuscirai comunque a fare soldi:
- i lettori/spettatori/ascoltatori si sentono in dovere di ricambiare i tuoi sforzi,
- se vendi servizi, spiegando come si fa fai capire quanto il compito è difficile e come sai farlo bene, quindi poi verranno a chiedere di farlo a te,
- se vendi prodotti, i contenuti gratuiti possono essere reimpacchettati in maniera facile da usare e venduti oppure è facile vendere contenuti premium correlati.
Certo, può anche succedere che la generosità sia troppa: regali, regali e non incassi mai. Devi ricordarti che il tuo è un business, creare i prodotti e servizi giusti e spingerli in maniera decisa ma onesta. In sostanza, ricordati dedica tempo e risorse anche alla monetizzazione, non farti trascinare dalla generosità fine a sè stessa.
Qualità
A Pasqua da piccolo c’erano parenti che mi regalavano uova Kinder e altri che mi regalavano uova Witor’s, un produttore dolciario locale. Bè, se avessi dovuto basarmi sulla qualità delle uova di cioccolato per valutare l’affetto che le persone provavano per me, il gruppo Witor’s avrebbe potuto anche non farsi più vedere.
In altre parole, tanta generosità non serve a nulla se regali delle schifezze. In Italia, purtroppo, per molti scrivere sul web vuol dire vomitare 500 parole raffazonate da vendere a 10€. Molti imprenditori non hanno capito cos’è un contenuto di valore e molti autori non hanno capito che un cliente che ti vuole pagare 10€ (o meno) a pezzo non è un cliente da avere.
Così, rispetto ai siti in lingua inglese, il livello medio dei contenuti in italiano è veramente tragico. I post, i video, i podcast che produci gratuitamente devono essere a livello dei contenuti che trovi sulle migliori riviste, trasmissioni televisive o radiofoniche.
Non è facile mantenere sempre questa qualità. Però la pratica rende perfetti e, se all’inizio il tempo richiesto è eccessivo, puoi mantenere una frequenza di pubblicazione ridotta. La qualità batte la quantità (a meno che non pubblichi una volta all’anno, certo…)
Ascolto
Parliamo ancora dei regali ho ricevuto in passato. Non ho mai indossato gioielli, eppure c’era chi mi regalava braccialetti, catenine e simili. Si trattava di regali costosi e di qualità, ma sono finiti nel dimenticatoio.
Essere generoso senza sapere quali sono i veri desideri dei destinatari della tua generosità è uno spreco. Puoi essere a posto con la coscienza, magari fai una bella figura, ma come marketer fallisci: non venderai nulla.
Devi assolutamente ascoltare quali sono le esigenze della tua audience, cioè dei tuoi futuri clienti. Al giorno d’oggi ci sono mille modi (gratuiti) per farlo, tra cui i più importanti sono:
- ricerca delle parole chiave,
- analisi delle conversazioni sui social (pagine e community),
- analisi delle conversazioni sui forum,
- successo dei contenuti già esistenti online,
- successo dei prodotti già in vendita,
- conversazioni dirette con i visitatori del tuo sito (se eventualmente ce l’hai già) nei commenti e via email,
- sondaggi.
Una volta che conosci le vere esigenze dei tuoi lettori/ascoltatori/spettatori, allora puoi pianificare un calendario editoriale, allora puoi creare dei prodotti che si vendono (quasi) da soli. La cosa bella è che, in pura ottica “lean”, il feedback che riceverai sui contenuti pubblicati ti aiuterà a centrare meglio il tiro, sia per quanta riguarda i nuovi contenuti da produrre, sia per quanto riguarda i prodotti da creare.
Barbara Damiano
1. Scrivi ciò che vorresti leggere
Capita: per vanità, per piacere personale, per volontà di superare i propri limiti - a volte ci facciamo prendere la mano e scriviamo 'cose che non servono'. Dimentichiamo che scriviamo perché vogliamo essere letti. Anche perché, probabilmente, se volessimo scrivere per noi stessi e basta, lo faremmo su un diario personale, su un blog che non ha intenti di monetizzazione.
Io sono contraria ai 'trucchetti': sono contraria a scrivere cose che attirino polemiche, o argomenti di calda attualità per cavalcare l'onda del momento, o fare gallery di foto che attirino qualcuno che non è realmente affine agli interessi del mio blog: ho ben chiaro, quando scrivo, chi sono le persone per cui scrivo, quelle per cui vorrei scrivere, quelle che vorrei raggiungere in futuro.
Quando scrivo, cerco di scrivere 'cose utili', 'cose che servono'. Nel senso che sono ben consapevole di non cambiare la vita a nessuno, né di scrivere opere letterarie, ma semplicemente rispondo a una richiesta di servizi: rispondo a domande, scrivo contenuti che le persone stanno cercando per risolvere un problema pratico, o per migliorare la propria giornata. Senza altre pretese che non cercare di essere utile in qualche modo, in un piccolo modo.
2. Scrivi per il web
Ho un mio modo di fare SEO in modo istintivo, naturale. Penso che questo tipo di SEO con il tempo possa premiare perché i post non vengono scritti per i motori di ricerca, ma per le persone che li leggono. Io mi limito a scrivere per il web, e questo è un tipo di scrittura tutto particolare, differente da quello che utilizziamo per scrivere libri, temi di scuola, messaggi, ecc...
Quindi il mio consiglio è di studiare la scienza (e la poesia, soprattutto!) della scrittura per il web:
- scrivere titoli efficaci ma veritieri, che non mentano mai sui contenuti del proprio post, e che non siano fatti per attirare in modo subdolo, ma anzi già per informare
- scrivere un incipit o abstract del post (o abituarsi a usare bene le prime due righe del post), per fare un riassunto di ciò che le persone troveranno dentro quel contenuto
- scegliere e scattare belle foto, non sensazionalistiche ma aderenti al proprio messaggio, nominandole e ridimensionandole in modo corretto, in modo da raggiungere anche coloro che di solito cercano per immagini e non per titoli
- usare le parole chiave con cura e parsimonia, perché il testo deve essere fluido e scorrevole, ed essere scritto per la lettura umana, non per i robot
- alleggerire il testo, usare punti elenco quando ha davvero senso usarli, usare una bella formattazione per i titoli, evitare i muri di parole
- usare il neretto come ulteriore riassunto: io non lo uso per sottolineare le parole chiave (presumo che chi sta leggendo sappia già la parola chiave: è arrivato con quella!), ma lo uso per sottolineare i concetti importanti, in modo che chi ha poco tempo possa leggere solo il neretto, eventualmente, senza perdere il senso del post
3. Impara la tecnica
Il modo migliore per promuovere i propri contenuti sul web, è conoscere il web. Conoscere come funziona, quali sono le regole sociali non scritte, ma soprattutto conoscere gli aspetti tecnici del blog: avere un blog tecnicamente perfetto, un server performante, usare plugin efficaci pagandone le licenze, avere una versione mobile o responsive del proprio sito, conoscere le linee guida di google, di adsense, ecc...
Formazione: questa è la chiave. Imparare, studiare, fare auto formazione, ma anche partecipare a seminari online e offline per conoscere anche come funziona il blog a livello tecnico, o affidarsi a seri professionisti che trattino i nostri contenuti come oggetti preziosi, che vanno potenziati al massimo per essere letti da tutti.
Francesca Di Pietro
1. Pubblicare sempre allo stesso orario, ho visto che questo aiuta molto nel SEO
2. Dare molta importanza ai titoli dei post, in modo da attrarre l'attenzione e soprattutto mettendo la parola chiave anche nel titolo.
3. Ultimamente ho notato che quando metto la foto in evidenza del post con su editato il nome dell'articolo i mei post hanno più contatti
A questo punto ne direi un quarto, ascolta la tua community, se tutti finiscono per parlarti sempre di un argomento o chiederti sempre la stessa cosa, è arrivato il momento di scriverci un articolo!
Giulia Raciti
Per quanto non sia una esperta di webmarketing e Social Media, o comunque non ho la presunzione di definirmi tale, ammetto che il mio blog negli anni ha riscosso grande successo portandomi a raggiungere dei risultati non solo inaspettati quanto addirittura inimmaginabili. Il blog nacque sulle montagne del Guatemale durante un giro del mondo cominciato nel 2011 e, teoricamente, ancora mai finito, sebbene siano cambiate di molto le modalità.
In base a quanto fatto negli ultimi 4 anni potrei riassumere le tre "tattiche" nelle seguenti:
Racconta le tue passioni
Questo vale per il blog come per altri settori della vita stessa, la passione è un motore importante che motiva e che fa lavorare anche a guadagno 0 per mesi per il puro piacere di condividere quello che si sa e di poter creare attorno a se un network di persone con gli stessi interessi.
Senza la passione ma con l'unico scopo di guadagno non credo che si vada tanto lontani, ci si stanca subito e dopo mesi di lavoro se non si vedono dei ritorni economici è facile lasciare tutto credendo di aver solo perso tempo.
Ma se si ama quello che si fa e si segue per la propria strada animati da questo desiderio che va oltre il guadagno i risultati, forse lenti, arriveranno. Un blog che non abbia alla base la passione per quello che si decide di condividere è destinato a morire o a diventare uno dei tanti.
Specializzazione ovvero trova la tua nicchia e sii il primo
Nel mondo travel soprattutto ormai è difficile distinguersi, la verità è che per farsi conoscere bisogna puntare alla specializzazione individuando la propria nicchia.
Per fare un esempio pratico.
Se tutti scrivamo delle 5 cose da fare ad Amsterdam o se raccontiamo delle solite destinazioni sarà dura competere con chi è online da molto piu tempo di noi, a prescindere che lo faccia meglio o peggio, semplicemente è online da più tempo.
Per emergere e farsi conoscere bisogna specializzarsi in qualcosa di particolare su cui siamo esperti conoscitori e pertanto automaticamente verremo individuati e riconosciuti come tali. Ovviamente questo è fortemente legato al punto di cui su, ovvero la passione.
Prima di buttarsi in un progetto forse bisognerebbe capire cosa si sa fare, cosa piacerebbe fare e dedicare i propri sforzi in questa direzione, no nel seguire quello che fanno gli altri, il web ci da la possibilità di differenziarvi e di portare aventi i nostri progetti a costo quasi 0, se non un grande impegno di tempo.
Quello che ho fatto io difficilmente lo può replicare qualcun altro, come io non posso replicare qualcosa fatto da altri. Sii unico, sii creativo e dedicati a quello che ti piace fare ma soprattutto sii il primo!
Scrivi...scrivi...scrivi. E fallo bene!
Un blog aggiornato ogni 20 giorni, con 20 pagine, scritte male ed in maniera approssimativamente lascia il tempo che trova. Scrivere, e farlo bene, richiede impegno, dedizione. Quante più pagine, possibilmente ottimizzate, si hanno quanti più accessi il blog riceverà, quanto più unico il contenuto e quanto più coinvolgente sarai quanti più lettori da sporadici diventeranno assidui e vorranno seguirti sui social networks.
Non si tratta di essere scrittori, ma si tratta di raccontare l'oggetto delle proprie conoscenze a modo proprio, mettendo un tocco personale, senza annoiare e senza ripetersi.
Pertanto, per quanto scontata possa essere questa "strategia" (mettiamola pure tra virgolette), lentamente un blog appena nato si riempirà di contenuti interessanti, i propri lettori cominceranno ad identificare il blogger come persona di riferimento e di fiducia e a quel punto, oltre che un aumento di visibilità e traffico, ne seguirà un aumento di fiducia che potrebbe portare con se seguenti vendite di prodotti, info prodotti, consulenze etc.
Nessuna strategia tecnica quindi, non bisogna saper programmare per aumentare la visibilità, bisogna solo capire le basi del seo e della scrittura per il web ma soprattutto bisogna essere creativi, appassionati e credere nel proprio progetto, guardando chi ha già raggiunto dei risultati a cui ambiamo ma senza copiarli seguendo la propria strada, magari "osando" .
Simonetta Zamperlini
Per ottenere maggiore visibilità ed ottenere più traffico un blogger può affidarsi a diversi canali, che però possiamo suddividere in due grandi categorie principali:
- Canali Gratuiti
- Canali a pagamento.
La sottoscritta, da genovese DOC quale è, naturalmente ha scelto di impegnarsi sfruttando al massimo alcuni dei canali facenti parti della prima categoria, per cui: ottenere visibilità e traffico Gratis (che bella parola!)
Quello che principalmente funziona per il mio blog:
Contenuti e Seo
A parte le varie strategie che possono essere differenti per ognuno, la cosa più importante, senza la quale nessuna strategia al mondo potrà essere efficace, sono i contenuti. Per quanto mi riguarda curo i contenuti in modo maniacale, posso anche impiegare più di una settimana per scrivere un post, perchè deve essere dettagliato, facile, diretto, originale ed istruttivo. E questo sicuramente mi ha ricompensata in termini di visibilità. Il mio traffico cresce sempre più grazie anche a Google ed ad un pochino di Seo che ho messo in pratica (anche se da migliorare) ; solo piccoli aggiustamenti ogni tanto in termini di Seo portano dei risultati enormi.
Social
Non sono una maniaca del Social, in famiglia infatti mi chiamano A-social, pero’ devo ammettere che funzionano, ma… devi essere tu a farli funzionare.
Per questo ho fatto una scelta ed utilizzo solo quelli che mi sono congeniali per praticità e che mi portano maggiori risultati senza perdite di tempo. Nel mio caso sono LinkedIn, Youtube e Facebook. Anche Pinterest si sta dimostrando un ottimo canale, ma purtroppo ad oggi ancora poco sfruttato dagli italiani (che sono però la mia audience di riferimento) - ma potrebbe essere molto valido per coloro che vogliano ricevere traffico dagli States
LinkedIn mi porta traffico di qualità il che si traduce con monetizzazione relativamente veloce (richieste di consulenze e/o collaborazioni),
Youtube maggiore popolarità anche per quanto riguarda i media (interviste e proposte editoriali) oltre che tra un pubblico che è molto diverso da quello abituato alla lettura, Facebook porta traffico ma da coltivare e trattenere (con una moltitudine di contenuti interessanti, con la cortesia nel rispondere a tutte le mail, a volte chilometriche, e con un prodotto Premium in omaggio in cambio dell’iscrizione) per poterlo trasformare in traffico che condivide immediatamente ogni articolo che scrivi e che poi facilmente acquista
Analisi Audience
Mi rivolgo al pubblico dei social in forma diversa, non uso ad esempio lo stesso modo di propormi su Linkedin e su Facebook, anche se condivido lo stesso articolo.
Fare un’analisi della tua rete, vedere che cosa si scambia e che cosa condivide è molto utile per conoscerla ed inserirti garbatamente e secondo le loro aspettative, per non risultare inopportuno ed ottenere invece consensi e seguito.
Basti pensare che la prima è una rete di professionisti che utilizza quel social per il business, l’altra è una rete di persone che probabilmente è su Facebook per svago e che è incappata per caso in qualche Like messo da un amico sul tuo blog, per ben capire che l’approccio non possa essere lo stesso.
Come puoi ben comprendere non sono una grande stratega del web, ma amo il mio lavoro e lo faccio con passione, e pur non essendo questa una strategia, aiuta ad ottenere qualche risultato in più.
“Aiutare gli Uomini a Vestire Bene e a Diventare Conseguentemente Più Sicuri di Se Stessi” - Una spinta verso il successo, del quale la sicurezza è ingrediente indispensabile.”
E’ arrivato il momento: il tuo Bonus Gratuito (ancora per poco).
Questo Super Post è una vera e propria miniera d'oro da cui puoi "succhiare" le informazioni di tutti i migliori esperti e le persone più brillanti del web e applicarle direttamente ai tuoi progetti:
una sorta di manuale che ti consiglio di salvare nei preferiti e di utilizzare come punto di riferimento ogni volta che hai bisogno di una nuova strategia tecnica per aumentare le visite al tuo sito...
Ma non finisce qui!
All'interno della lista mancano infatti i miei consigli:
ecco perché ho preparato per te un Report Speciale in cui ti spiego una semplice tecnica con cui ho raddoppiato, triplicato o addirittura Quadruplicato il traffico al mio sito,senza attendere i lunghissimi tempi di indicizzazione dei motori di ricerca....
...e che puoi applicare anche tu!
- Come Creare Un Logo: Guida Gratuita (dalla A alla Z) Per Principianti - 18 dicembre 2015
- Facebook Ad: Il Processo In 3 Step Per Duplicare I Tuoi Iscritti e Clienti (A Costi Davvero Ridicoli!) - 9 ottobre 2015
- Come Aumentare le Visite al Tuo Sito o Blog: 50+ Esperti Rivelano le loro 3 Strategie più Efficaci - 19 marzo 2015
- Miglior Hosting WordPress – La guida definitiva [+ bonus aggiuntivo] - 1 novembre 2014
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